I nuovi edifici di via Marina
di Gabriella D'Amato
Via Marina e i quartieri bassi Moderni edifici da metropoli internazionale rispecchiano sulle loro superfici di vetro vecchi fabbricati ridotti dai bombardamenti a nudi paramenti di tufo; dignitosi palazzi del risanamento ottocentesco contendono l'aulicità a quelli di epoca fascista; edifici del secondo dopoguerra barattano il rigore del linguaggio razionalista con la superficiale semplicità della speculazione edilizia; piccoli e grandi monumenti di un lontano passato si affiancano a botteghe tradizionali per mantenere in vita il sapore di una storia vecchia di secoli. Questa è l'immagine eterogenea in cui sono ambientati su via Marina i tre nuovi edifici della Federico II: il Palazzo degli uffici, la Facoltà di Giurisprudenza e la Facoltà di Giurisprudenza e Lettere e Filosofia. Via Marina e i quartieri a ridosso hanno conosciuto momenti fortunati ed altri meno fortunati, sicché quell'immagine eterogenea è frutto delle lente trasformazioni che hanno accompagnato, fin dal medioevo, la difesa dell'insenatura portuale e lo sviluppo della città verso occidente. In età angioina l'area costiera, peraltro già protetta da mura e torri bizantine, venne difesa dalla nuova murazione denominata il "moricino" . Inoltre, proprio in questo periodo, Castel Nuovo con le attrezzature portuali, a oriente, e piazza del Mercato, a occidente, divennero i punti più semantici dell'immagine di questo brano della città .
[...]Dal volume "Il patrimonio architettonico dell'Ateneo Fridericiano" a cura di Arturo Fratta - fotografie di Riccardo Giordano - Arte Tipografica Editrice