La sede di Ingegneria di Agnano
di Alfredo Buccaro
L'edificazione del complesso della Facoltà di Ingegneria inaugurato in via Nuova Agnano nel 2001 fu decisa a seguito di un accordo, avviato nel 1999, tra l'Università e il Gruppo Giustino, quale terzo polo della Facoltà di Ingegneria, mentre si dava anche inizio alla sopraelevazione delle palazzine dei dipartimenti site all'interno del complesso di via Claudio. L'area da occupare, di 17000 mq, sarebbe stata destinata ad un insediamento da realizzare in soli diciotto mesi, comprendente, in circa 30000 mc, aule, laboratori, biblioteca e studi, ma anche ampi spazi scoperti da utilizzare per attività di socializzazione e servizi, per i quali non si poteva gravare la già problematica situazione di un quartiere, quale quello di Bagnoli, ove si registra una forte congestione abitativa e da traffico. Dunque, oltre ad un vasto parcheggio, fu prevista un'ampia zona di verde attrezzato, che l'Università avrebbe ceduto al Comune, interessandosi della gestione ma favorendo l'uso dell'area da parte dei cittadini. L'idea si inseriva nell'acceso dibattito su Bagnoli successivo alla dismissione dell'Ilva, ma anche nelle nuove scelte dell'Ateneo riguardo ad un insediamento integrato con il contesto urbano e civico del quartiere, per il quale il Comune di Napoli aveva già elaborato una variante specifica al Piano Regolatore: del resto la sede si sarebbe affiancata agli edifici universitari preesistenti nella zona, ai laboratori del CNR e allo splendido complesso di Città della Scienza. Altro aspetto di particolare rilevanza come osserva l'allora Rettore on. Fulvio Tessitore nell'introduzione all'opuscolo edito in occasione dell'inaugurazione è l'inquadramento dell'opera «nel processo di decongestione della Università di Napoli "Federico II" attraverso l'articolazione in poli, culturalmente omogenei ed amministrativamente decentrati» . Si trattava cioè di creare un nuovo grande complesso per la Facoltà di Ingegneria, fornendo gli spazi per i nuovi corsi di laurea, in attesa di trovare una sede definitiva a San Giovanni a Teduccio, in aree già acquisite dall'Università.
[...]Dal volume "Il patrimonio architettonico dell'Ateneo Fridericiano" a cura di Arturo Fratta - fotografie di Riccardo Giordano - Arte Tipografica Editrice