Il conservatorio dello Spirito Santo
di Renato De Fusco
Benché affiancato da una delle più belle chiese di Napoli, quella dello Spirito Santo, ed un tempo ad essa integrato, l'edificio che da pochi anni ospita una filiale della Facoltà di Architettura non è certo di grande valore artistico; tuttavia esso assume una notevole importanza per il contesto storico-urbanistico dov'è ubicato. Infatti sorge nel punto in cui dalla Neapolis greco-romana si passa alla moderna città rinascimentale. Questo passaggio storico chiama in causa la nuova murazione urbana, l'apertura di via Toledo, la fondazione di una notevole istituzione religiosa e sociale, la costruzione della chiesa citata, la nascita di una delle maggiori banche cittadine, ecc.; in una parola siamo in presenza di una notevole stratificazione storico-urbanistica. Molte di queste vicende avvennero durante il viceregno di don Pedro de Toledo, marchese di Villafranca, il più grande amministratore-urbanista di tutta la storia della nostra città, rimasto in carica per oltre vent'anni, dal 1532 al 1553. Entrato a Napoli il 4 settembre 1532, quale decimo viceré dell'imperatore Carlo V, diede subito inizio al completamento della murazione aragonese della città e all'ampliamento di quest'ultima fino a comprendere la collina di S.Elmo, il borgo di Chiaia e il tratto lungo il mare fino alla zona del Carmine.
[...]Dal volume "Il patrimonio architettonico dell'Ateneo Fridericiano" a cura di Arturo Fratta - fotografie di Riccardo Giordano - Arte Tipografica Editrice