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Parità di Genere - Dati
Componente studentesca
Popolazione studentesca immatricolata
Nell’a.a.2022/2023 la popolazione immatricolata è rimasta pressoché invariata rispetto all’a.a. 2018/19, tuttavia si registra un aumento della componente femminile (incremento del 5,6%) mentre quella maschile ha subito una lieve flessione (-1,9%).
Tabella 1.1: Popolazione immatricolata a.a. 2022/23 per tipologia di corso di studio
Tabella 1.2: Confronto tra le popolazioni immatricolate negli a.a. 2018/19 e 2022/23
Figura 1.2: Distribuzione di genere della popolazione immatricolata per area didattica e tipologia di corso di studi.
La componente maschile della popolazione immatricolata risulta più numerosa di quella femminile solo nei corsi di studio prevalenti delle aree di Ingegneria, Economia ed Agraria.
L'incidenza della componente maschile nell'area didattica di Ingegneria è pari a 74%, 69% rispettivamente nei corsi di laurea Triennali e Magistrali, in linea con l'a.a. precedente.
Nell'area di Economia si ha una incidenza maschile pari al 59% (+2% rispetto al 2021/2022) e al 54% (-1% rispetto al 2021/2022) rispettivamente nei corsi di laurea Triennali e Magistrali; nell'area di Agraria invece l'incidenza maschile si è ridotta dal 66% dello scorso a.a. al 59% attuale, e dal 56% al 52% rispettivamente nei corsi di laurea Triennali e Magistrali.
Popolazione iscritta
La popolazione studentesca dell’Ateneo fridericiano iscritta nell’a.a. 2022/2023 a corsi di laurea triennale, laurea magistrale, laurea magistrale a ciclo unico o corsi di vecchio ordinamento, è costituita da 71799 unità, con un decremento rispetto alla precedente rilevazione pari al 3,6%. La riduzione numerica ha interessato in misura maggiore la componente maschile che è attualmente costituita da 31525 uomini (pari al 43,9% a fronte del 45% della precedente rilevazione) mentre le donne sono rimaste numericamente più stabili, contando 40274 unità (pari al 56,1%, a fronte del 55% della precedente rilevazione.
Tabella 1.4: Distribuzione della popolazione iscritta per genere e tipologia di corso.
Figura 1.5: Percentuali di corsi segregati
La composizione di genere della componente studentesca evidenzia il persistere di un meccanismo di segregazione orizzontale, ossia di una maggiore concentrazione maschile in percorsi scientifico-tecnologici (area STEM) e una maggiore presenza femminile in alcuni percorsi, tra cui quelli di cura delle persone ed umanistici.
Il grafico in figura mostra la percentuale di corsi di studio segregati sul totale dei corsi di studio disponibili, secondo il criterio di classificazione ministeriale.
Tale criterio definisce corsi a prevalenza maschile o femminile quelli in cui più del 60% della popolazione studentesca iscritta è costituita da uomini o donne, rispettivamente; sono viceversa classificati come ‘neutri' i corsi in cui nessuno dei generi raggiunge la prevalenza del 60%.
Popolazione laureata
La serie storica della distribuzione di genere delle laureate/i dalla precedente rilevazione del 2018 sino al 2022 è mostrata in tabella. Il divario tra donne e uomini ha subito un incremento negli ultimi anni, tranne che per le lauree a ciclo unico, dove il dato è rimasto stabile.
Tabella 1.5: Serie storica della distribuzione di genere delle laureate/i per tipologia di corso.
L’analisi della distribuzione di genere di coloro che conseguono la laurea in corso, per tipologia di laurea, mostra che la percentuale di studentesse che riescono a conseguire il titolo nei tempi previsti per LT, LS/M, LCU (57.5%, 56.2%, 62,8) è consistente con la numerosità della componente femminile sulla totalità dei laureati per le stesse tipologie di corsi.
Figura 1.15: Distribuzioni per voto di laurea delle laureate e laureati per anno solare.
Alta formazione
Tabella 1.7: Serie storica della distribuzione di genere della popolazione iscritta a corsi di dottorato.
La serie storica della distribuzione di genere conferma la rilevazione del precedente BdG, che evidenziava già una tendenza di decrescita della prevalenza femminile nella popolazione dottoranda, che infatti nell’ultimo anno ha raggiunto una sostanziale parità (905 dottorande e 874 i dottorandi).
Figura 1.17: Distribuzione di genere della popolazione iscritta a corsi di dottorato per area di studio.
Scorporando i dati per area di studio, si riscontra nuovamente che la presenza delle donne è nettamente maggioritaria nelle discipline delle scienze sociali, giornalismo e informazione ed in quelle medico-sanitarie e socioassistenziali. Anche l’area agraria e veterinaria ha una prevalenza della componente femminile che si è invece ridotta significativamente nelle aree umanistiche ed artistiche raggiungendo una sostanziale parità.Stabile prevalenza femminile si registra nelle scienze naturali, matematiche e statistiche.Gli uomini prevalgono invece nettamente in ambito ingegneristico, e lievemente in ambito economico-imprenditoriale. Va tuttavia specificato che le statistiche per area si riferiscono ad un numero relativamente esiguo di dati, e dunque sul profilo statistico maggiormente soggetto a fluttuazione da un anno ad un altro.
Personale docente e ricercatore
Figura 2.1: Distribuzione di genere del personale per ruolo.
Figura 2.8 Forbice delle carriere accademiche per tutte le aree disciplinari. Comparazione anno 2022 (a.a.2022/23) ed anno 2019 (a.a. 2018/2019).
Figura 2.10 Forbice delle carriere accademiche perle sole aree STEM. Comparazione anno 2022 (a.a.2022/23) ed anno 2019 (a.a. 2018/2019).
Tabella 2.3: Rapporti di Femminilità
Personale tecnico-amministrativo e dirigenziale
Figura 3.1 Distribuzione di genere per area funzionale.
L’analisi di genere del personale tecnico-amministrativo per area funzionale evidenzia l’esistenza di un meccanismo di segregazione orizzontale anche per la componente PTA, che si manifesta con una prevalenza maschile nei ruoli tecnico-scientifici sebbene in misura leggermente minore rispetto alla precedente rilevazione. Nell’area Servizi generali e tecnici la percentuale maschile si è ridotta di circa 4 punti percentuali raggiungendo l’80,1%, e di 7,5 punti percentuali in Area Tecnico-Scientifica con una incidenza maschile del 65,5%. Di contro la prevalenza femminile nell’area Biblioteche è aumentata di 4 punti percentuali (75%) mentre è rimasta pressocché uguale in area Amministrativa ed Amministrativo-gestionale (59,6%). Si conferma una lieve prevalenza femminile anche nell’area Sociosanitaria e medico-odontoiatrica. Nel personale dirigente, invece, vi è assoluta parità, con 6 dirigenti donne e 6 dirigenti uomini, ivi incluso il Direttore Generale.
Figura 3.4: Forbice delle carriere
La distribuzione per categorie mostra un sostanziale equilibrio tra uomini e donne in tutte le categorie, fatta eccezione che nella categoria B, dove l’incidenza maschile è pari al 72,5%. La forbice delle carriere non ha subito significative modifiche rispetto alla precedente rilevazione del 2014. In Figura 3.4 il Direttore Generale è separato esplicitamente dal restante personale dirigente.
Organi di Governo
Figura 4.1– Distribuzione di genere degli incarichi istituzionali e di governo al 31/12/2023.
Negli incarichi istituzionali (i presenti dati sono aggiornati al 31 dicembre 2023) si evidenzia una netta prevalenza della componente maschile, complessivamente pari al 69,8%, con valori massimi per i delegati del Rettore (77,4%) e per i Coordinatori delle scuole di dottorato (85%). Fanno eccezione solo il Comitato Unico di Garanzia, in cui la prevalenza femminile è del 66,7%, e il Nucleo di Valutazione, con il 60% di donne. Rispetto alla precedente rilevazione le donne sono nettamente diminuite nel Coordinamento dei corsi di studio passando dal 65,6% del 2020 al 33,8% attuale, e nel Coordinamento delle scuole di dottorato, dove l’incidenza femminile si è ridotta dall’84,4% al 15%.
L’incarico di Direzione di Dipartimento è affidato a docenti maschi nel 69,2% dei casi, quello di Direzione di Centri di Ricerca di Ateneo ha una prevalenza maschile del 73,9% ed infine la Presidenza delle Scuole è affidata nella 75% dei casi a uomini.