Inimitabili Liberty. Nella Guida ai locali storici d'Italia c'è Napoli
Diciamoci la verità, almeno una volta nella vita siamo entrati in un locale che caratterizza un posto e lo rende icona di un tempo ma non solo. A Napoli di questi luoghi ce ne sono anche molti e sono raccolti e descritti in una vera e propria guida che illustra i locali storici d'Italia.
La "Guida Locali storici d'Italia: Inimitabili Liberty" quest'anno, segnala un percorso attraverso gli oltre settanta locali storici d'Italia che sono testimoni dello stile Liberty. Sette nuovi locali arricchiscono questa trentasettesima edizione, riscritta e ampliata in quasi metà dei suoi contenuti.
Illustrata al tratto dal pittore Gianni Renna e diretta dal giornalista Claudio Guagnini, la guida, di 280 pagine, è in edizione bilingue italiano-inglese.
A porre risalto al volume c'è l'omonima associazione. Dedicata a chi ama il turismo culturale, la guida presenta i duecentoquaranta più antichi e prestigiosi alberghi, ristoranti, trattorie, pasticcerie, confetterie, grapperie e caffè letterari protagonisti della storia d'Italia per i personaggi illustri che li hanno frequentati e per gli eventi dei quali sono stati promotori o sede. Un itinerario esclusivo e unico per scoprire e sostare in una élite di locali che conserva e tramanda il buongusto della tradizione con architetture, cimeli, arredi e ricordi di valore artistico, culturale e civile.
Napoli rientra a pieno titolo in questo particolare ed elitario turismo culturale. Non solo però il capuolugo ad essere protagonista.
In Campania i locali storici, in tutto diciannove, si trovano tra Napoli, Costiera sorrentino-amalfitana e Paestum.
A Napoli, in particolare sono i ristoranti La Bersagliera, attivo nel 1919 anno in cui donna Emilia Del Tufo, la Bersagliera, avviò l'attività del ristorante destinato a diventare uno dei più famosi di Napoli, presente tra gli itinerari d'obbligo per i visitatori della città.
Altri luoghi "sacri" il ristorante Ciro a Santa Brigida, gli alberghi Excelsior, Parker's e Vesuvio,il negozio Gay-Odin.
Non ultimo il caffè Gambrinus; il suo nome prese spunto da quello di Joannus Primus, re delle Fiandre, leggendario inventore della birra.
Arredato in stile Liberty, conserva al suo interno stucchi, statue e quadri della fine dell'Ottocento realizzate da importanti artisti napoletani. Tra queste vi sono anche opere di Gabriele D'Annunzio e Filippo Tommaso Marinetti.
Nato nel 1860, fondato dall'imprenditore Vincenzo Apuzzo, riscosse immediatamente un enorme successo e riscontro da parte della popolazione di ogni ceto, richiamata dall'opera dei migliori pasticceri, gelatai, e baristi da tutta Europa, di cui si avvalse il suo fondatore; ciò, nello stesso tempo, gli procurò subito la benevolenza della famiglia reale ed il riconoscimento per decreto di "Fornitore della Real Casa".
Riportato al suo antico splendore, oggi è uno dei luoghi più frequentati di Napoli, sia dagli intellettuali (come da vecchia consuetudine), che dal bel mondo e ovviamente dai turisti.
Si diceva dei diciannove locali in Campania; oltre a Napoli i locali sono a Sant'Agnello l'albergo Cocumella; a Sorrento, gli alberghi Bellevue Syrene, Excelsior Vittoria, Imperial Tramontano, Minerva, Royal e i ristoranti O' Parruchiano e ò Canonico 1898; a Massa lubr
ense Antico Francischiello da Peppino; ad Amalfi la pasticceria Pansa; infine a Capaccio Paestum il ristorante Nettuno. (C.Crispino)
Per informazioni:
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