Affidabilità dell'AI: è possibile definire dei confini consapevolmente?
L'AI permea sempre più le nostre decisioni, dalle più banali alle più critiche, promettendo un'efficienza senza precedenti. Ma possiamo davvero delegare la nostra fiducia a sistemi la cui logica interna è spesso una "scatola nera", imperscrutabile persino per chi li ha programmati? Se un'AI viene addestrata su dati che riflettono i pregiudizi storici della nostra società, come possiamo essere sicuri che le sue conclusioni non siano esse stesse discriminatorie, rafforzando le disuguaglianze esistenti anziché superarle?
Inoltre, quando un errore si verifica, in una diagnosi medica o in un giudizio legale automatizzato, a chi spetta la responsabilità: all'algoritmo, al suo sviluppatore, o a chi ha scelto di utilizzarlo? La vera sfida non è solo tecnologica, ma evidentemente anche etica: definire i confini di un'affidabilità che possiamo accettare consapevolmente.
Sono alcuni dei temi che saranno trattati nel corso del seminario dal titolo "Affidabilità dell'AI: è possibile definire dei confini accettabili consapevolmente?", che si terrà al CEINGE l'8 luglio 2025 alle 15.00,dai federiciani Leopoldo Angrisani, ordinario di Misure Elettriche ed Elettroniche, Andrea Federico, ordinario di Diritto Privato e Gianluca Giannini, ordinario di Filosofia Morale.
Ospita il professore Francesco Salvatore, Fondatore del CEINGE e PI.
E' possibile partecipare all'evento su Zoom (Meeting ID: 822 6996 3300, Passcode: 827353).
Redazione
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