IV Rapporto sui crimini nelle aree metropolitane del Paese

Immagine relativa al contenuto IV Rapporto sui crimini nelle aree metropolitane del Paese

E' incentrato sul fenomeno delle diverse forme di violenza verso le donne il IV Rapporto sui crimini nelle aree metropolitane del Paese che verrà presentato lunedì 9 giugno 2025, alle 11 nell'Aula Magna Storica, in corso Umberto I.

Aprirà i lavori il Rettore Matteo Lorito, cui seguiranno i saluti istituzionali della Direttrice del Dipartimento di Scienze Politiche Paola De Vivo, il Presidente dell'Istituto "S. Pio V" di Roma, nonché Rettore della "G. Fortunato" Giuseppe Acocella.

Introdurrà i lavori Giacomo Di Gennaro, Coordinatore del Corso di Laurea Magistrale in Scienze Criminologiche, investigative e di contrasto ai crimini informatici.

Interverranno Martina Semenzato, Presidente Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio e ogni forma di violenza di genere, Barbara Poggio, Prorettrice Università degli Studi di Trento, Simona Feci, Università degli Studi di Napoli l'Orientale, Raffaello Falcone, Procuratore della Repubblica Aggiunto di Napoli e Responsabile della Sezione "Indagini su Violenza di genere e tutela fasce deboli della popolazione"e Nunzia Brancati, Dirigente Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Napoli.

Il lavoro di ricerca è stato curato da Giacomo Di Gennaro, Dipartimento di Scienze Politiche e Riccardo Marselli, dell'Università Parthenope.

Il fenomeno della violenza verso le donne, espressione ancora radicata della più ampia violenza di genere, resta una forma di discriminazione e di controllo dell'uomo sulla donna che non solo mortifica la donna come tale ma la depriva della dignità umana. Il fenomeno presenta connessioni non solo di tipo culturale e psicologico, ma anche economico e sociale. Le diverse risposte istituzionali non riescono ancora a produrre effetti significativi non solo di sradicamento del fenomeno ma almeno di eguagliabile contenimento. Se consideriamo la forma più estrema di violenza, il femminicidio, nel 2024 si sono consumati 113 omicidi di donne, di cui 96 sono state uccise in ambito familiare/affettivo per mano di ex partner o partner. Nel corso del 2025 al 2 giugno siamo già a 27 donne uccise, alcune di età molto giovanile. La cifra di una violenza che si esprime in forme diverse, si consuma in tutti i territori del Paese ed è trasversale ai ceti e alle classi sociali, è data dall'aumento del numero di ammonimenti effettuati dal questore che nel 2024 sono cresciuti del 91% (8.604 rispetto ai 4.498 del 2023, di cui 2.746 ammonimenti per stalking o revenge porn e 5.858 per violenza domestica). Gli ammonimenti stigmatizzano negativamente gli offender con obbligo di astenersi da atti di molestia, minaccia, stalking, violenza domestica, revenge porn. E' ancora lunga e in salita la strada da percorrere per liberarsi di una cultura maschilista che distorce il senso dell'amore, della protezione, della relazione verso le donne. Occorre una profonda rivoluzione culturale da parte dei maschi e una sostanziale rivisitazione dei modelli educativi delle giovani generazioni incentrati sull'accettazione della libertà e del riconoscimento dei diritti delle donne.

Allegati:


Redazione

c/o COINOR: redazionenews@unina.it |redazionesocial@unina.it

F2 Magazine – Università degli Studi di Napoli Federico II testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Napoli. Aut. n. 41 del 5/11/2019