Un nuovo latte migliora stati infiammtori e riduce i radicali liberi

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È noto ormai da secoli che lo stato di salute dipenda molto dagli effetti dell'alimentazione sulla regolazione di diverse funzioni biologiche. Squilibri nella nutrizione possono essere coinvolti nell'insorgenza di molte patologie che vanno dalle malattie metaboliche, come diabete e obesità, alle patologie cronico-degenerative come il morbo di Alzheimer, Parkinson, l'Aterosclerosi e alcune forme di neoplasie. I principali responsabili di queste patologie sono le citochine infiammatorie e i radicali liberi, piccole molecole prodotte principalmente durante un particolare tipo di respirazione che avviene a livello delle nostre cellule: la respirazione mitocondriale.

Tali molecole sono le protagoniste del principale meccanismo di difesa del nostro organismo che è l' infiammazione e che costituisce una risposta protettiva all'azione dannosa di numerosi agenti fisici, chimici e biologici. l'infiammazione può essere considerata la "gendarmeria" del nostro sistema immunitario pronta a combattere contro tutti i piccoli e grandi insulti al nostro organismo, basti pensare ad esempio a quando prendiamo l'influenza: tutto il nostro sistema immunitario non fa altro che combattere il virus responsabile del nostro malessere e la spada con cui lo fa è proprio l'infiammazione!

L'infiammazione può però anche essere silenziosamente presente nel corpo senza che vi sia un insulto specifico e farsi pian piano strada, in modo spesso subdolo, dando il via al processo cronico-degenerativo alla base di numerose patologie del nuovo millennio. I radicali liberi prodotti durante la respirazione mitocondriale contribuiscono anch'essi all'infiammazione.

Il nostro gruppo di ricerca si è preoccupato di studiare a fondo un nuovo latte in commercio prodotto senza OGM e di approfondire tutte le sue proprietà benefiche che lo rendono "nobile".

Scopo di questo lavoro è stato appunto quello di confrontare gli effetti metabolici dovuti a somministrazioni isoenergetiche di due differenti tipi di latte, alimento che da sempre rappresenta un pilastro fondamentale nell'alimentazione dell'uomo in tutte le fasce d'età.

E' stato dunque condotto uno studio (4 settimane) su un modello animale che ha previsto la costituzione di 2 gruppi sperimentali alimentati con due diete isoenergetiche che tra gli ingredienti presentavano (in ragione di 30 mml/capo/die, pari a 82kJ) latte di alta qualità del commercio vs il latte senza OGM.

Alla fine del periodo sperimentale sugli animali è stata effettuata un'analisi accurata dello stato infiammatorio e della stato ossidativo, quindi dei vari tipi di enzimi, radicali liberi dell'ossigeno, citochine ed altre molecole che entrano a far parte dei processi fisiopatologici di svariate malattie.

In particolare, sono stati misurati i livelli serici di specifici indicatori dell'omeostasi lipidica (glucosio, trigliceridi, colesterolo, , insulina) e dello stato infiammatorio (TNF-α e IL-1α, citochine pro-infiammatorie; IL-10, citochina anti-infiammatoria).

Inoltre, dal momento che il fegato rappresenta uno degli organi centrali del metabolismo energetico, è stato ritenuto interessante analizzare l'effetto dei differenti tipi di latte sulla funzionalità mitocondriale epatica e sono quindi state misurate:

- l'efficienza energetica mitocondriale;
- la velocità di ossidazione degli acidi grassi, mediante la determinazione dell'attività totale della Carnitina-Palmitoil-Transferasi (CPT; enzima che veicola gli acidi grassi nei mitocondri);
- la produzione delle specie reattive dell'ossigeno (ROS), considerando come indicativo il rilascio di H2O2 (perossido di idrogeno) che si forma dalla trasformazione dei radicali liberi dell'ossigeno ad opera della SOD (supeossido dismutasi, enzima antossidante).

Altro parametro importante per valutare lo stato infiammatorio è stato lo studio del danno ossidativo valutato determinando l'attività dell'aconitasi mitocondriale, enzima chiave dell'attività mitocondriale. Il dosaggio dell'aconitasi è un metodo sensibile per misurare "in vivo" i danni prodotti dai radicali liberi sulla funzione delle macromolecole biologiche; infatti l'aconitasi è un enzima particolarmente sensibile all'attacco e all'inattivazione da parte dei radicali dell'ossigeno, per cui la sua attività è danneggiata dalla presenza di elevati livelli di radicali liberi nel suo sito attivo.

L'analisi statistica dei dati, mentre non ha fatto rilevare differenze tra i gruppi per le concentrazioni seriche di colesterolo, trigliceridi, insulina, e glucosio ha messo in evidenza risultati molto interessanti per quanto concerne lo stato infiammatorio. Infatti, il gruppo che ha ricevuto il latte senza OGM ha mostrato livelli serici di citochine pro infiammatorie (TNF-α, IL-1 ) significativamente più bassi e di IL10, citochina anti-infiammatoria, significativamente più alti rispetto al gruppo trattato con latte alta qualità.

Relativamente alle misurazioni effettuate sui mitocondri epatici, inoltre, l'attività dell'enzima palmitoil-carnitina transferasi (CPT), responsabile del trasferimento degli acidi grassi nel compartimento mitocondriale, è risultata significativamente più alta nel gruppo che ha ricevuto il latte senza OGM. Un aumento dell'attività della CPT determina una riduzione dei depositi lipidici: una considerevole quantità di acidi grassi che arriva al fegato sarà pertanto diretta verso l'ossidazione anziché verso il deposito.

Infine, dai dati relativi alla produzione dei radicali liberi, nei soggetti che hanno ricevuto latte latte senza OGM si è osservata una considerevole diminuzione di danno ossidativo cellulare. Nel gruppo del nuovo latte, infatti, significativamente maggiori sono risultate le attività della SOD e dell'aconitasi e contestualmente minore è stato il rilascio di perossido di idrogeno è (H2O2).

Da quanto riportato sembra quindi che il nuovo latte latte senza OGM possa contribuire ad migliorare il nostro benessere fisiologico.
 

Maria Pina Mollica e Federico Infascelli
Università degli Studi di Napoli Federico II
Dipartimento di Biologia e Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali

Redazione

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