De materia medica. Il Dioscoride di Napoli

Una ristampa evento per l'erbario che rivelava proprietà e impieghi terapeutici di ben 409 specie botaniche note nel I secolo D.C., con classificazione e descrizione dei medicamenti. Ci ha pensato Aboca, da oltre 30 anni azienda leader in Italia e riferimento internazionale per prodotti a base di erbe medicinali per salute e benessere, ma anche prestigiosa casa editrice con a cuore la diffusione del sapere botanico-medico, in collaborazione con l'Università e la Biblioteca Nazionale di Napoli.
Come spiega nella prefazione Valentino Mercati, Presidente di Aboca, il testo di Dioscoride è "un prototipo, insomma, di tutte le farmacopee, un fulcro fondante della medicina occidentale fino all'età moderna". La medicina a Roma, in epoca imperiale, era infatti un'accozzaglia di usanze multietniche, oltre che di pratiche superstizioso-popolari.
Il codice greco De materia medica del medico dell'antichità Dioscoride è un'opera di primaria importanza nel campo della medicina, da essere considerata la prima farmacopea del mondo antico grazie alla rigorosa impostazione nella classificazione e la descrizione dei medicamenti di origine vegetale, secondo un metodo "scientifico" valido ancora oggi. Il manoscritto originale è conservato nella Biblioteca Nazionale di Napoli.
Aboca, da oltre 30 anni azienda leader in Italia e riferimento internazionale per prodotti a base di erbe medicinali per la salute e il benessere, ma anche prestigiosa casa editrice con priorità la diffusione del sapere botanico-medico, in collaborazione con l'Università e la Biblioteca Nazionale di Napoli, ripresenta ora con una straordinaria quanto pregevolissima iniziativa editoriale, in forma inedita, l'edizione del codice De materia medica. Qui, per la prima volta, il facsimile è accompagnato dalla traduzione integrale del testo greco e dal commento.
In 374 "schede" compilate da specialisti, le conoscenze di Dioscoride sono messe a confronto con quelle raggiunte dalla botanica medica moderna. Le immagini originali, riportate appunto in facsimile, sono affiancate dal commento critico e da 243 tavole moderne.
Due le presentazioni della preziosa opera (sono) programmate nei prossimi giorni in terra campana. La prima, a Napoli, dove l'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Aboca e Federfarma giovedì 12 febbraio alle ore 17, presso l'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, presenteranno l'edizione con il contributo di Paolo Caputo, direttore dell'Orto Botanico di Napoli, Simonetta Buttò, Direttore della Biblioteca Nazionale "Vittorio Emanuele III" di Napoli, Michele Di Iorio, Presidente di Federfarma Napoli e dell'Unione Regionale Federfarma Campania.
L'evento sarà moderato da Mauro Giancaspro, già direttore della Biblioteca Nazionale di Napoli "Vittorio Emanuele III" e di Cosenza. Porteranno i loro saluti Antonio Gargano, Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, e Lucio Marcello Falconio, Presidente Agifar Napoli.
Venerdì 13 febbraio alle ore 17.30 l'opera sarà presentata nella città di Salerno al Museo Diocesano San Matteo. L'evento è organizzato stavolta da Aboca e il Museo Diocesano San Matteo in collaborazione con l'Associazione Hortus Magnus e la Fondazione Sichelgaita. Vi prenderanno parte Paola Capone, Università degli Studi di Salerno, Vincenzo De Feo, Università degli Studi di Salerno, Mauro Giancaspro, già direttore della Biblioteca Nazionale di Napoli "Vittorio Emanuele III" e di Cosenza.
Fino al 15 marzo a Salerno è anche visitabile la suggestiva mostra "Quando l'arte serviva a curare" allestita nello stesso Museo diocesano: iniziativa nata dalla collaborazione tra l'Aboca Museum e il Museo salernitano, che esalta l'apporto mirato dell'arte alla medicina, con i preziosi capolavori botanici protagonisti dell'esposizione, qui concepiti in funzione di scienza terapeutica, da cui appunto il titolo dell'evento. Il visitatore viene guidato attraverso un vero e proprio percorso sensoriale tra gli inebrianti aromi naturali delle piante che fanno da cornice ai reperti usati nell'arte dell'antica spezieria.
I partecipanti ai due eventi riceveranno in omaggio una stampa botanica tratta dal facsimile dell'erbario Hortus Eystettensis di Basilius Besler (Aboca Edizioni).
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