'Mastro Don Gesualdo' al Teatro Bellini di Napoli

Uno tra i più conosciuti romanzi di Giovanni Verga, in scena a Napoli, al Teatro Bellini.
Sarà in scena al Teatro Bellini di Napoli, dal 20 al 25 gennaio 2015, l'adattamento teatrale di uno dei romanzi più conosciuti del maggiore esponente del Verismo italiano, il ‘Mastro Don Gesualdo'.
Scritto nel 1889, ‘Mastro don Gesualdo', narra la vicenda di Gesualdo Motta nel piccolo paese di Vizzini, in Sicilia, attraversando le tappe della sua vita, dall'infanzia povera all'adolescenza avventurosa, dalla maturità, appagata dal successo economico, ma fallita sul piano degli affetti e dei rapporti umani, fino alla solitudine e alla morte.
‘Mastro-don Gesualdo' è il secondo romanzo di Giovanni Verga che lo scrittore siciliano compone per il suo più ampio disegno letterario: un ciclo, rimasto incompiuto, dedicato ai vinti.
Il progetto doveva contenere cinque romanzi, che descrivessero la lotta per l'affermazione in tutte le classi sociali, dalle più umili alle più elevate e in cui i protagonisti finissero per pagare, con una sconfitta irreparabile, il loro tentativo di modificare la propria condizione sociale.
Il Mastro-don Gesualdo, narra, per l'appunto, della vita del già citato Gesualdo Motta, soprannominato con disprezzo dai suoi compaesani "mastro-don", per sottolinearne la irrimediabile natura di arrampicatore, il cosiddetto ‘parvenu'.
Egli, infatti, è un "mastro", un muratore, che attraverso una fortissima ambizione è riuscito ad arricchirsi e anche a diventare "don", appellativo riservato ai signori, grazie a un matrimonio senza amore con una nobile decaduta.
Ad interpretare Mastro don Gesualdo, nella versione teatrale diretta da Guglielmo Ferro, sarà Enrico Guarneri.
Il regista Guglielmo Ferro è figlio di Turi Ferro, interprete del Mastro don Gesualdo nel 1967, e, da anni, si dedica alla drammaturgia contemporanea adottando una tecnica registica di respiro europeo.
L'opera scenica di Ferro mira, nel rispetto assoluto del valore storico-letterario del testo verghiano, ad una trasposizione più attuale, ricontestualizzando il romanzo come fosse uno strumento che renda conto agli spettatori dell'incessante e frenetica attività di speculazione presente in un mondo di estremo materialismo.
In questo mondo, dove non c'è posto per i sentimenti, i personaggi sono come marionette; non possono fare altro che andare incontro al proprio destino, che niente e nessuno potrà cambiare in una totale assenza di codici spazio-temporali. (Chiara Crispino)
Teatro Bellini - via Conte di Ruvo, 14 - Napoli
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