Andrea Mazzucchi e Francesco Montuori Accademici della Crusca
I federiciani Andrea Mazzucchi e Francesco Montuori sono stati nominati soci corrispondenti dell'Accademia della Crusca. Un riconoscimento importante che premia il lavoro svolto negli anni dai due docenti e che viene da un'istituzione che in Italia e nel mondo è uno dei principali punti di riferimento per le ricerche sulla lingua italiana e sulla filologia italiana.
Il collegio dell'Accademia della Crusca è oggi composto da 114 accademici, cui si aggiunge il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accademico ad honorem. Fin dall'inizio l'Accademia, sorta a Firenze tra il 1582 e il 1583, ha accolto studiosi ed esponenti, italiani e stranieri, attivi in diversi campi: non solo grammatici e filologi, scrittori e poeti, tra cui solo per citarne alcuni, Tassoni, Maffei, Maggi, Monti, Leopardi, Manzoni, Carducci, ma anche scienziati come Galilei, Redi, Torricelli, Malpighi, storici come Muratori, Botta, Capponi, filosofi tra cui Voltaire e Rosmini, giuristi e statisti come Witte e Gladstone.
Andrea Mazzucchi è professore ordinario di Filologia italiana e dantesca presso il Dipartimento di Studi umanistici, di cui è attualmente direttore. Inoltre è componente del Senato accademico, socio ordinario dell'Accademia Pontaniana e della Società Nazionale di Scienze, lettere e arti di Napoli, presidente della Società dei Filologi della Letteratura italiana e vicepresidente del Centro Pio Rajna per la Ricerca letteraria, filologica e linguistica e membro del Consiglio direttivo della Casa di Dante in Roma. Inoltre, coordina il Dottorato di ricerca in 'Testi, tradizioni e culture del libro' presso la Scuola Superiore Meridionale e dirige la Scuola di Alta Formazione in 'Storia e filologia del manoscritto e del libro antico' presso la Biblioteca Oratoriana dei Girolamini. Le sue ricerche sono rivolte allo studio della letteratura italiana medievale, con particolare attenzione all'opera di Dante e alla sua prima ricezione. Al suo attivo ha oltre 300 pubblicazioni ed ha curato la più imponente raccolta, in sei tomi, di Lecturae Dantis (Cento canti per Cento anni) e i quattro volumi di Censimento dei Commenti danteschi (2011-2015). Si è inoltre occupato del Filocolo, di Petrarca, della fortuna dantesca in Francia nel XIX secolo, degli statuti della poesia satirica nel Medioevo, di questioni metodologiche di critica testuale. Attualmente sta lavorando, con Vittorio Celotto, a una nuova edizione commentata del Convivio.
Francesco Montuori, allievo di Francesco Bruni, ha studiato a Napoli e ha conseguito il titolo di Dottore di ricerca presso l'Università della Calabria. È professore ordinario di Linguistica italiana presso il Dipartimento federiciano di Studi umanistici ed è direttore del Centro linguistico di Ateneo. I suoi studi filologici e linguistici si sono concentrati soprattutto su testi del 400 e del primo 500. Inoltre ha realizzato l'edizione critica e commentata del volgarizzamento del 'De Vulgari Eloquentia' di Gian Giorgio Trissino. Tra i suoi ambiti privilegiati di ricerca, accanto alla didattica dell'italiano, si segnalano le indagini lessicografiche con la realizzazione di importanti voci per il Lessico Etimologico italiano, e lo studio della lessicografia dialettale napoletana, cui ha dedicato saggi e monografie di rilevante impatto, tra cui uno studio sull'origine della parola 'camorra'. Dirige, insieme con Nicola De Blasi, il monumentale Dizionario etimologico e storico del napoletano (DESN) e la relativa rivista RiDESN. È altresì componente del Comitato scientifico per la valorizzazione del patrimonio linguistico napoletano e membro della Commissione consultiva per la Toponomastica cittadina del Comune di Napoli.
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