Plastica, Biologia e Ambiente: il C.I.R.AM. al fianco delle nuove generazioni
In occasione dell'evento "Plastica, Biologia e Ambiente", promosso dal Dipartimento di Biologia per avvicinare le scuole al mondo della ricerca, il C.I.R.AM. – Centro Interdipartimentale di Ricerca per l'Ambiente dell'Università degli Studi di Napoli Federico II ha portato il proprio saluto istituzionale, sottolineando l'importanza della collaborazione tra scienza, scuola e cittadinanza attiva nella sfida ambientale legata alla plastica.
«È per me un grande piacere – ha dichiarato la professoressa Giulia Guerriero, Direttore del C.I.R.AM. – partecipare a un evento che rappresenta un prezioso momento di diffusione della cultura scientifica, soprattutto verso le nuove generazioni. Il tema della plastica è emblematico: risorsa utile ed economica, ma anche causa crescente di inquinamento ambientale e di impatti sulla salute e sugli ecosistemi. Per affrontarlo servono conoscenza, consapevolezza e collaborazione. E in questo il nostro Centro può e vuole dare un contributo concreto».
Il C.I.R.AM., grazie alla sua vocazione interdisciplinare, unisce competenze che spaziano dalla biologia alla chimica e all'ingegneria, dall'economia circolare alla normativa ambientale, per sviluppare una visione integrata delle problematiche ambientali. In particolare, rispetto al tema della plastica, il Centro è attivamente impegnato su più fronti: nello studio delle microplastiche e del loro impatto su biodiversità e salute; nel monitoraggio dei contaminanti ambientali, in collaborazione con enti e istituzioni; nella ricerca su materiali alternativi e biodegradabili, per ridurre l'impatto della plastica convenzionale; nella promozione dell'educazione ambientale, con un'attenzione speciale al coinvolgimento di scuole e giovani.
«Ciò che ci sta più a cuore – ha proseguito la professoressa Guerriero – è costruire connessioni: tra discipline, tra istituzioni, tra generazioni. Nessuna trasformazione reale è possibile senza il coinvolgimento attivo di chi oggi si forma e domani guiderà il cambiamento. È per questo che ci rivolgiamo con fiducia e speranza alle studentesse e agli studenti: la loro curiosità, la capacità di porsi domande e di immaginare soluzioni nuove è ciò che davvero può fare la differenza».
Il C.I.R.AM. ribadisce il proprio impegno non solo nella ricerca per il recupero del suolo e delle acque, ma anche nella divulgazione scientifica e nella formazione delle nuove generazioni, affinché eventi come questo possano rappresentare l'inizio di un percorso di consapevolezza e, magari, anche di una futura vocazione scientifica.
Redazione
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