L'eredità di Federico II: un modello sempre attuale e un padre dell'Europa. E' incentrato su questo tema l'incontro in programma dal 27 gennaio al 31 gennaio 2025 al Parlamento Europeo a Bruxelles. Un'occasione per parlare della figura dell'imperatore Federico II di Hohenstaufen e delle vicende che lo condussero alla guida del mondo: «Stupor mundi» (Stupore del mondo) per antonomasia, secondo la definizione del cronista coevo Matthew Paris.

Un racconto che verrà ripercorso attraverso 20 pannelli di cm 100 × 150, che contengono immagini e testi (in italiano e in inglese) e 2 video, tutto secondo un ordine cronologico e tematico. L'imperatore Federico II di Svevia (1194-1250): colui che cercò la pace e stupì il mondo è il titolo dell'esposizione/mostra, curata da Fulvio Delle Donne, ordinario di Letteratura latina medievale e umanistica alla Federico II e Direttore scientifico del Festival "Stupor Mundi", che verrà presentata il 28 gennaio.

Federico II fu l'ultimo del Medioevo a dare un senso universale alla funzione imperiale, ma fu anche potente signore di un regno multietnico, multireligioso e multiculturale collocato al centro del Mediterraneo. Convergevano in lui tradizioni germaniche e normanne, radici occidentali e orientali, aspirazioni mistiche e pulsioni terrene: la sua azione politica rappresentò pienamente la splendida eterogeneità delle sue origini.

È stato il punto di convergenza di cose eccezionali. Ha fondato nel 1224 la prima università statale della storia. Ha fatto costruire castelli e palazzi incantevoli. Alla sua corte è nata la poesia italiana e si è sviluppata una letteratura in latino destinata a essere imitata in tutta Europa fin oltre l'età moderna. Nel 1231 ha emanato un corpus di leggi che ha trovato applicazione per molti secoli.

Soprattutto, pur non essendo un "pacifista", ha mostrato, con la sua "crociata della pace" (1228-1229), che si può scegliere la via diplomatica invece dello scontro armato, che porta inevitabilmente morte e devastazione.

Scopo primario dell'iniziativa è di far risaltare l'importanza di un personaggio emblematico della storia europea e ancora oggi esemplare per la sua lungimiranza politica. Federico II in ogni epoca è stato lo specchio in cui si sono riflessi pulsioni e timori, desideri e paure. Per questo ancora oggi può parlarci, anche se ci separa una distanza di 800 anni.