Eliminazione delle barriere fisiche e cognitive al Centro Musei

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Il Centro Musei delle Scienze Naturali e Fisiche dell'Università degli Studi di Napoli Federico II si rinnova aumentando la propria offerta culturale attraverso la valorizzazione delle proprie collezioni e l'ampliamento dell'accessibilità fisica, culturale e cognitiva della sua sede.

Dopo aver redatto un Piano per l'Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA), che rappresenta uno strumento strategico volto a creare un percorso graduale di definizione coordinata e programmata degli interventi da eseguire allo scopo di raggiungere il superamento delle barriere architettoniche e psicosensoriali attualmente presenti all'interno della struttura museale, il Centro Musei, in fondamentale sinergia e con il pieno supporto dell'Area Edilizia dell'Ateneo federiciano, ha ottenuto un finanziamento PNRR per la 'Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi – NextGenerationEU.

La proposta progettuale ha come obiettivo la riconfigurazione delle modalità di accesso, di visita e di fruizione degli spazi espositivi del Centro Musei federiciano, evidenziando l'alto valore culturale dell'Istituzione e mediando tra il pregio storico e artistico dell'edificio ‘contenitore' e l'enorme interesse scientifico delle sue collezioni.

Il progetto, di cui è responsabile scientifico il Direttore del Centro Musei, il professore Piergiulio Cappelletti, e capo progetto la professoressa Renata Picone, risolve l'accessibilità fisica dei musei federiciani individuando un nuovo ingresso mediante una rampa di accesso che collega il cortile ad un nuovo ascensore e un ascensore inserito all'interno del vano scala esistente, che consentirà di raggiungere i quattro musei ai vari livelli.

La soluzione innovativa di accesso e di risalita, concepita come un unico sistema tecnologico-spaziale, conferisce all'intervento progettuale una forte identità, non compromettendo l'essenza della preesistenza e cogliendone la sua componente più vivace.

Il Centro Musei potrà così garantire una piena democratizzazione della sua offerta culturale, risolvendo le proprie criticità di fruizione, rinnovando i rapporti con le istituzioni e le associazioni cittadine, assicurando a qualsiasi fascia di visitatori il più ampio grado di accessibilità possibile.


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