European Marine Biology Symposium (EMBS) 2024

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Nuove prospettive scientifiche, ma anche soluzioni concrete e collaborazioni strategiche, fondamentali per affrontare le sfide ambientali urgenti e sostenere la tutela e il ripristino della biodiversità marina a livello globale. Questo l'obiettivo dell'European Marine Biology Symposium (EMBS) che quest'anno si terrà dal 16 al 20 settembre 2024 al Centro Congressi della Federico II di via Partenope, sotto il coordinamento della professoressa Simonetta Fraschetti del Dipartimento federiciano di Biologia.
 
La giornata inaugurale del congresso, organizzato nell'ambito degli 800 anni dell'Ateneo e dei 150 anni della Stazione zoologica Anton Dohrn, sarà aperta, alle 10, dal Rettore Matteo Lorito che introdurrà la prima sessione incentrata sul tema 'Marine Biodiversity loss' e presieduta dal professore Roberto Danovaro, ordinario di ecologia all'Università Politecnica delle Marche e già Presidente della Stazione Zoologica Anton Dohrn.
 
La cinquantasettesima edizione ha visto la partecipazione di 240 iscritti da 27 paesi, 107 poster, 83 presentazioni e due panel con la finalità di migliorare le interazioni fra progetti europei anche considerando le richieste urgenti di raggiungere gli ambiziosi target delle politiche ambientali. Sono previsti speaker di primo piano nel panorama scientifico internazionale, ed una mattinata in cui parleremo anche del National Biodiversity Future Center, enorme investimento condotto in Italia per lo studio, il monitoraggio, la conservazione e il restauro della biodiversità.
 
L'EMBS nasce nel 1966 ed è uno dei congressi più importanti in Europa di ecologia marina tanto da raccogliere, ogni anno, decine di ricercatori europei a cui si aggiungono numerosi colleghi di paesi quali l'Australia, gli Stati Uniti, il Canada e il nord Africa. Si tratta di un una occasione unica di scambio su temi all'avanguardia della ricerca in ambiente marino-costiero: dalle cause di erosione e perdita di biodiversità, agli strumenti innovativi di monitoraggio, alle più recenti tecnologie per l'esplorazione dei nostri mari.
 
 
 

Redazione

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