Con il pancreas artificiale muoversi è naturale!
Praticare attività fisica è fondamentale per chi convive con il diabete di tipo 1, ma, a causa del rischio di ipoglicemia ad essa correlato, sono ancora poche le persone che la praticano con regolarità. Da poco tempo sono disponibili sistemi di infusione automatizzata di insulina (pancreas artificiale) che consentono di fare attività sportiva in sicurezza.
Lo dimostra lo studio pubblicato sull'ultimo numero di Diabetes Care, principale rivista americana sul diabete, dal gruppo ricerca diretto da professoressa Lutgarda Bozzetto, ordinario di Scienze dell'Alimentazione dell'Ateneo Federico II e dirigente medico presso l'U.O.C. di Diabetologia dell'AOU Federico II.
La ricerca, svolta nell'ambito del progetto The Marta Walk, è stata condotta per individuare la migliore strategia di utilizzo di questi dispositivi al fine di massimizzare i benefici dell'esercizio riducendone al minimo i rischi.
Hanno partecipato allo studio clinico controllato randomizzato 15 persone con diabete tipo 1. In tre occasioni differenti, supervisionati dal team multidisciplinare composto dai medici e dai dottorandi di ricerca in Nutrizione Alessandra Corrado e Giuseppe Scidà e dalla guida ambientale esperta Marco Marotta, i partecipanti hanno percorso 10 km in 4 ore esplorando diversi percorsi di interesse naturalistico e paesaggistico del territorio campano. Nello studio sono stati confrontati tre approcci alla gestione dell'esercizio fisico aerobico prolungato: 1) impostazioni meno aggressive dell'infusione automatizzata di insulina, 2) consumo di carboidrati (crackers) durante l'esercizio, o 3) le due strategie combinate. I risultati hanno mostrato che rendere meno aggressive le impostazioni di infusione automatizzata di insulina è sufficiente a garantire una perfetta stabilità glicemica riducendo persino le dosi di insulina.
Questo studio ha risvolti clinici molto importanti, in quanto dimostra che il pancreas artificiale offre una soluzione concreta per il mantenimento del controllo glicemico durante attività comuni della vita quotidiana quali lunghe passeggiate, lavori domestici intensi, giardinaggio, ecc.. Non è poi trascurabile l'impatto sulla qualità della vita che ha la consapevolezza da parte dei pazienti di poter godere in serenità di lunghe passeggiate nella natura a contatto con il proprio territorio. Ciò incentiva sicuramente uno stile di vita più attivo con risvolti più che rilevanti sul benessere psico-fisico delle persone con diabete tipo 1.
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