A 80 anni dalle quattro giornate di Napoli

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«A 80 anni dalle quattro giornate. Sguardi su Napoli e la Campania nelle relazioni italo-tedesche dall'alleanza dell'Asse all'occupazione nazista dell'Italia (1936-1943)», la mostra fotografico-documentaria che ripercorre i rapporti tra Italia e Germania a partire dall'alleanza italo-tedesca dell'Asse Roma Berlino e fino all'occupazione nazista dell'Italia con uno sguardo privilegiato agli avvenimenti di Napoli e Campania, arriva al Complesso di Santa Maria La Nova.

Il progetto espositivo resterà visitabile al pubblico per due mesi, fino al 4 maggio 2024, presso il Chiostro monumentale del Complesso a largo Santa Maria La Nova, 43, dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00.

La mostra, finanziata dal «Fondo per il futuro» del Ministero degli esteri della Repubblica federale di Germania, curata dal Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università Federico II in collaborazione con il Goethe-Institut di Napoli e l'Istituto storico-germanico di Roma e grazie al sostegno del Comune di Napoli e della Città metropolitana di Napoli, verrà presentata in un allestimento inedito, dopo il successo della prima tappa presso il chiostro dei marmi dell'Archivio di Stato di Napoli.

Attraverso immagini fotografiche e documenti spesso inediti, provenienti da archivi pubblici e privati italiani e stranieri, sarà possibile ripercorrere le tappe più significative della relazione tra Italia e Germania a partire dal 1936: le visite di Hitler e dei gerarchi nazisti a Napoli, la presenza dei soldati tedeschi in città e la loro relazione con la popolazione, il drammatico cambio di prospettiva dell'8 settembre 1943, con il periodo di gravi violenze degli occupanti nazisti che condusse all'insurrezione popolare delle quattro giornate di Napoli.

Il progetto è stato ideato da Andrea D'Onofrio (coordinatore del corso di studi in storia dell'Università Federico II), Lutz Klinkhammer (vicedirettore dell'istituto storico germanico di Roma) e Maria Carmen Morese (direttrice del Goethe-Institut di Napoli) che, con Candida Carrino, Paolo Fonzi, Carlo Gentile, Gabriella Gribaudi e Fabio Romano, compongono il comitato scientifico-organizzativo del progetto.
 


Redazione

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