"Architettura Pro Esistente: Labics - Zamboni Associati"

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Verrà inaugurata martedì 6 febbraio 2024, alle 15 nell'aula 10 di palazzo Gravina, sede del Dipartimento federiciano di Architettura, la mostra "Architettura Pro Esistente: Labics - Zamboni Associati".

Saranno presenti gli architetti Maria Claudia Clemente e Francesco Isidori dello studio Labics e Andrea Zamboni dello studio Zamboni Associati.

La giornata sarà aperta dai saluti istituzionali di Michelangelo Russo, Direttore del Dipartimento di Architettura, Paola Ascione, Vicepresidente Docomomo Italia, Fabio Mangone, Coordinatore responsabile del Dottorato di Architettura, Renata Picone, Coordinatore programmazione delle attività culturali e Marella Santangelo, Coordinatore del Corso di Laurea ACTA. Coordina e modera Giovanni Multari, curatore della mostra con Margherita Maurea.

Interviene Alessandro Castagnaro, docente di Storia dell'Architettura. Seguirà una discussion fra gli architetti e i dottorandi di ricerca del Dipartimento, moderata da Margherita Maurea, PhD candidate.

La mostra "Architettura Pro Esistente: Labics - Zamboni Associati" è la terza di un ciclo di mostre a cadenza biennale organizzate a Napoli dal Dipartimento di Architettura dell'Università Federico II e dedicate all'architettura contemporanea italiana.

La mostra permette di riflettere su alcune tra le più interessanti ricerche sul progetto e sulla costruzione di una architettura radicata nella tradizione dei nostri territori. Nello specifico la mostra "Architettura Pro Esistente" pone la sua attenzione sull'espressione di una cultura architettonica che, partendo dalla specificità del luogo, si dedica all'indagine delle variazioni di un modello architettonico e alla sua capacità di adattarsi e farsi carico dell'esistente. La mostra è stata realizzata con il patrocinio di Docomomo Italia, il contributo di Zumtobel e la collaborazione del Forum dei Giovani del Comune di Napoli. Il catalogo della mostra, in italiano e inglese, è pubblicato da Tab edizioni.

Sarà possibile visitare l'esposizione presso l'ambulacro della Biblioteca di Palazzo Gravina, dal 5 al 27 febbraio 2024.

 

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