Euploia / Eυπλοια, Beyond stone and memory layers

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Euploia / Eυπλοια, Beyond stone and memory layers è il DBE Professional Design Workshop della professoressa Carla Langella del Dipartimento di Architettura DiArc, Università Federico II, svolto in collaborazione con Materia Viva, F2Lab, Museo Archeologico Nazionale Napoli, OBVIA, ACLabs e IPCB CNR, FabLab DREAM Fondazione Idis Città della Scienza ed alcune aziende del territorio. 

I lavori verranno conclusi alla fine di maggio e tra luglio e settembre 2023 i risultati verranno mostrati in un percorso espositivo che da Cappella Vecchia arriverà a Pizzofalcone per riscendere al Chiatamone.

Il workshop è volto a offrire agli allievi del Master in Design for the Built Environment (DBE) una occasione per sperimentare gli strumenti e le conoscenze progettuali acquisite nel percorso di studi in un contesto fortemente simbolico per la città di Napoli. Gli studenti svilupperanno progetti di design site specific per l'area di Pizzofalcone e Cappella Vecchia con l'intento di mettere in luce i luoghi in cui è stata fondata Parthenope: il primo insediamento della città, precedente a Neapolis (città nuova).  Mentre il centro storico è conosciuto in tutto il mondo e assaltato dai turisti per il suo importante valore storico-culturale, i siti corrispondenti al monte Echia (Pizzofalcone, Monte di Dio, via Nicotera, Chiatamone, Piazza S. Maria degli Angeli), dove sono stati effettuati scavi archeologici che hanno consentito di dedurre la presenza di una necropoli e di un centro abitato risalenti al VII secolo A.C., non sono sufficientemente valorizzati e caratterizzati. L'oblio di questi luoghi è dovuto all'invisibilità delle preesistenze e delle stratificazioni storiche, poiché gli scavi non sono visitabili. Alcuni reperti sono custoditi nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli in una sezione di cui è programmata a breve la riapertura.

L'iniziativa contribuisce al progetto Materia Viva di cui il DiArc è partner e con cui si è avviato da marzo 2021 un lavoro di valorizzazione di aree e attività produttive attraverso Arte e Design, tra cui le cave di tufo del borgo di Cappella Vecchia – prime fabbriche di materiali da costruzione realizzate dai primi coloni greci per la fondazione della città sul Monte Echia. Nell'ambito del workshop gli studenti avranno la possibilità di approfondire la conoscenza di questi temi attraverso un seminario svolto dalla curatrice della sezione Marialucia Giacco presso il MANN e il confronto con il direttore Paolo Giulierini e con la coordinatrice del progetto OBVIA Daniela Savy.

Le conoscenze acquisite verranno interpretate mediante progetti di installazioni analogiche e interattive, artefatti digitali, arredi per interni ed esterni e dispositivi grafici concepiti per raccontare le storie dei luoghi, gli strati di storia e di materia al fine di restituire loro il valore e l'attenzione che meritano. Artefatti di design speculativo e sperimentale che intendono rendere visibile l'invisibile, dando luce e voce alla materia e alla memoria dei luoghi.

Un ruolo particolarmente significativo verrà assunto dal materiale tufo giallo napoletano, emblema della costruzione stratificata della città di Napoli. Materiale che costituisce l'ossatura del sistema orografico di Parthenope e Neapolis e più ampiamente di tutta l'area flegrea, prodotto da un'eruzione vulcanica che risale a 15.000 anni fa.

Gli studenti, organizzati in gruppi, potranno scegliere di sviluppare i loro progetti nelle seguenti aree: Material design, Relational Design, Interaction design, Digital design, Graphic e multisensorial exhibit.

I prodotti progettati verranno prototipati con la collaborazione di aziende parter (Auxilio, Etesias, Fonderia Nolana, casa del Contemporaneo, Simone Piva, Domenico Diego), del Fablab DREAM di Città della Scienza Fondazione IDIS, del laboratorio ACLabs (Barbara Liguori), dell'istituto IPCB del CNR (Letizia Verdolotti) ed esposti nell'ambito della mostra e degli interventi programmati tra giugno e settembre 2023 per Materia Viva (F2Lab e Casa del Contemporaneo con i loro partner e in particolare in collaborazione con il MANN, il progetto OBVIA, il DiArc, aziende, centri di ricerca ed eventuali sostenitori).

L'esposizione ha l'obiettivo di rendere visibile la matrice antica dell'attuale quartiere di Chiaia e le stratificazioni risalenti alla fondazione greca della città tracciando il percorso che unisce le ex cave di tufo situate a cappella Vecchia con le aree dell'acropoli e della necropoli del Monte Echia, mediante la rampa Caprioli il cui accesso è situato proprio accanto all'ingresso di una delle ex cave.

Nella mostra i prodotti di design realizzati dagli studenti dialogheranno con le installazioni permanenti e temporanee e le performance di arte contemporanea prodotte da artisti italiani e stranieri coinvolti nel progetto Materia Viva (Matteo Fraterno, Mary Zygouri, Giulia Piscitelli, Maria Thereza Alves, Paolo Puddu, Maurizio Elettrico, Salvatore Vitagliano, Francesco d'Isa, Antonello Scotti) e con i progetti sviluppati dagli studenti del CoDe nell'ambito del workshop tirocinante.

La mostra avrà un carattere diffuso e sarà costituita da episodi puntuali collocati nello spazio urbano e nelle vetrine delle attività commerciali e produttive presenti lungo l'itinerario tracciato, come azione di coinvolgimento degli abitanti della città e dei sempre più numerosi turisti in un'ottica di rigenerazione urbana e sociale.

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