Teatro Trianon Viviani, gli appuntamenti della settimana

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Doppio appuntamento al Trianon Viviani per questa settimana. Giovedì 16 febbraio 2023, alle 18, l'incontro con il pianista Ramin Bahrami, che parlerà dell'Iran di oggi, in un colloquio con il critico musicale Stefano Valanzuolo e il direttore artistico del teatro Marisa Laurito e venerdì 17 e sabato 18 febbraio, alle 21, la prima assoluta di "Alla corte di Pulcinella", il concerto-spettacolo sulla maschera partenopea scritto e diretto da Carlo Faiello.

Incontro con il pianista Ramin Bahrami. Dopo la manifestazione in piazza Vincenzo Calenda, "Donna, Vita, Libertà", tenutasi lo scorso gennaio, continua l'impegno del Trianon Viviani nel dare spazio al dibattito sull'Iran, nato in seguito all'uccisione di Mahsa Amini e agli omicidi e le violenze sulle donne e gli uomini di quel paese. Il teatro della Canzone napoletana ha anche ospitato un box nell'atrio in cui gli spettatori hanno depositato ciocche di capelli per testimoniare la partecipazione alla protesta pacifica.

Bahrami è considerato uno dei più interessanti interpreti di Bach al pianoforte. Le sue esecuzioni risentono di una cultura e sensibilità cosmopolita, segnate da influenze tedesche, russe, turche e naturalmente persiane che hanno caratterizzato la sua infanzia.

L'incontro è a ingresso libero.

"Alla corte di Pulcinella", concerto-spettacolo di Carlo Faiello.

Venerdì 17 e sabato 18 febbraio, alle 21, la prima assoluta di "Alla corte di Pulcinella".

Scritto e diretto da Carlo Faiello, questo concerto-spettacolo è un mix di musica, canto e danza che opera una saldatura tra l'archetipo, la storia e l'immaginario di Pulcinella per un excursus intorno al personaggio-icona del mondo delle maschere.

Una compagnia di artisti circensi – esuberanti e stravaganti, forse matti, guidati da capitan Quadriglia – ritrova Pulcinella. Con la complicità di una bella ragazza, la bizzarra combriccola convince il cetrulo, in esilio volontario, a ritornare sulle scene. Tra lazzi, pantomime, follie e balli, Pulcinella recupera la sua natura di maschera scomoda e anticonformista. Diventa capro espiatorio, condannato. In un'atmosfera circense di felliniana memoria, in cui si susseguono ritmi di moresche guerriere, tarantelle ipnotiche, canzoni e ritmi contemporanei, accadono cose imprevedibili con un finale tutto da scoprire.

La partitura musicale è concepita per richiamare alla mente le sonorità che hanno accompagnato il cetrulo durante le sue strabilianti avventure: dai balli di Sfessania ai ritmi della tammurriata, dalle tarantelle alle serenate notturne, ridando nuovo sviluppo a elementi della musica colta e popolare diffusa in tutto il Mediterraneo, in particolar modo nell'area campana.

In scena Lello Giulivo (Pulcinella), Patrizia Spinosi (la Zingaresca), Mario Brancaccio (Pm, ovvero Personaggio misterioso), Maurizio Murano (capitan Quadriglia), Maria Teresa Iannone (Teresa), Antonio Faiello ('a Vecchia 'e Carnevale), Paola Maria Cacace (Pulcinella mimo) e Federica Avallone (ballerina-acrobata). La santa Chiara Orchestra è composta da Peppe Di Colandrea (maestro concertatore e sax soprano), Luciano Bellico (sax alto), Nicola Rando (sax tenore), Lello Palma (sax baritono), Nicola Di Donna (tromba), Domenico Brasiello (trombone), Vittorio Cataldi (pianoforte e fisarmonica), Franco Ponzo (chitarra), Davide Costagliola (basso), Domenico Monda (percussioni) e Carmine Mattia Marino (batteria).

Informazioni sul sito istituzionale teatrotrianon.org.


 

 


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