Domenico Cirillo socio dell'Accademia fondata da Benjamin Franklin

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Nel 1768 Domenico Cirillo, docente di botanica e medicina presso l'Università di Napoli e martire della Repubblica napoletana del 1799, fu privato, per errore, di un importante riconoscimento internazionale: quello di primo socio italiano della American Philosophical Society, la più prestigiosa accademia scientifica statunitense, fondata a Filadelfia da Benjamin Franklin nel 1743.

Al posto di Cirillo, fu nominato socio il "Professor Famitz", di Napoli, il cui nominativo non figura negli archivi della Federico II, né in quelli delle principali società scientifiche del tempo. Secondo Amedeo Arena, ordinario presso il Dipartimento di giurisprudenza e fellow presso gli Archivi Storici dell'Istituto Universitario Europeo, all'origine dell'errore vi sarebbe il fraintendimento di alcune parole di una lettera del 1767, come riferito in questo articolo de Il Mattino.

Di qui l'iniziativa di rivolgere alla Presidente della American Philosophical Society, professoressa Linda Greenhouse, una petizione volta ad ottenere la rettifica di tale errore ed il riconoscimento del docente federiciano Domenico Cirillo quale socio della American Philosophical Society a partire dal 1768. 

Il Rettore della Federico II Matteo Lorito, ha dichiarato: "A volte un mero errore materiale può privare una intera comunità scientifica di un giusto ed unanime riconoscimento. È esattamente ciò che accadde nel 1768 con l'elezione del nostro docente Domenico Cirillo, eminente medico, entomologo e botanico napoletano, che per evidenti meriti scientifici (introdusse ad esempio nell'accademia napoletana la nomenclatura binomiale di Linneo per indicare le specie degli organismi viventi) fu eletto membro di una importante accademia statunitense, famosa all'epoca per essere particolarmente selettiva nell'includere scienziati non di nazionalità americana. Il nuovo socio fu per mero errore riportato con un nominativo inesatto e inesistente, secondo la dinamica recentemente ricostruita. Pertanto, l'intera Comunità accademica dell'Università di Napoli Federico II sostiene l'iniziativa del professor Arena volta a correggere questo errore di valenza storica, restituendo ad un grande scienziato del passato la dignità di un importante riconoscimento e recuperando un simbolo importante di un legame antico tra la due comunità scientifiche operanti a Napoli e oltreoceano."

Il Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, già Rettore dell'Ateneo federiciano, ha commentato: "Il lavoro di ricerca che il prof. Amedeo Arena ha portato avanti con determinazione offre l'opportunità di mettere ordine in una vicenda antica, ma di grande valore per Napoli e per l'intera Città metropolitana. L'iscrizione del medico napoletano Domenico Cirillo all'American Philosophical Society, in qualità di primo socio italiano di tale accademia statunitense, rappresenta il giusto riconoscimento dell'autorevolezza e del ruolo internazionale che la cultura scientifica napoletana aveva fin dal '700. Appoggio quindi con convinzione l'iniziativa che, oltre a sanare un errore di trascrizione, contribuisce a sottolineare il legame profondo che unisce l'Italia, ed in particolare Napoli, agli Stati Uniti."

''Il lavoro di ricerca di Domenico Cirillo merita grande considerazione e dignità. Pertanto, correggere l'errore sarebbe la giusta conclusione di una vicenda storica e restituirebbe alla nostra comunità accademica e scientifica il posto che le spetta'' ha affermato Maria Triassi, presidente della Scuola di medicina e chirurgia, nel dare il proprio sostegno alla petizione promossa dal professor Arena. ''L'iscrizione del medico napoletano all'American Philosophical Society come primo socio italiano costituirebbe il giusto riconoscimento del ruolo internazionale che la cultura scientifica partenopea ha ricoperto nel corso dei secoli''.

Tra i sostenitori dell'iniziativa vi è anche Paolo Caputo, direttore dell'Orto botanico di Napoli e ordinario di botanica sistematica presso il Dipartimento di biologia: "L'evidenza che il professor Arena presenta è assolutamente chiara, come anche la spiegazione che egli fornisce delle possibili ragioni dell'equivoco. Posso ribadire che fu Cirillo, non lo sconosciuto Famitz, ad introdurre il Sistema linneano a Napoli ed a ricoprire la cattedra di Botanica all'Università. Inoltre, dalla consultazione della monumentale Taxonomic Literature di Stafleu e Cowan, oltre che del sito della Biodiversity Heritage Library, si evince che il cognome 'Famitz' non è noto in botanica. Rinnovo al prof. Arena i miei ringraziamenti per aver riportato alla luce quest'equivoco, per averne individuato le possibili ragioni, ma ancor di più per il generoso tentativo di rettificarlo: Domenico Cirillo è stato una figura di grandissimo rilievo per la scienza e la società della sua epoca, che, come tragica retribuzione per tutti i contributi che ha fornito, è stato condannato a morte. Qualsiasi atto che contribuisca ad aggiungere lustro alla sua già immensamente fulgida figura è più che benvenuto, oltre che doveroso".

Anche gli studenti federiciani hanno sostenuto l'iniziativa. Nicola Liguori, studente del corso di laurea in giurisprudenza e componente del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari, ha commentato: "per noi studenti, è motivo di grande orgoglio frequentare un'università che già nel 1700 era conosciuta ed apprezzata persino negli Stati Uniti. Per questa ragione, sono molto lieto che le associazioni studentesche, tra le quali US - L'Università degli Studenti, SG - Studenti Giurisprudenza e IUS - Innovazione Universitaria Studentesca si siano impegnate a sostenere questa petizione, che condivido pienamente."

L'ideatore della petizione, professor Amedeo Arena, ha commentato: "Sono molto colpito dal sostegno che questa iniziativa ha ricevuto, sia da parte della comunità federiciana, che da parte di studiosi e docenti di prestigiose università statunitensi, tra cui Harvard, Berkeley, Filadelfia, Chicago e New York. Spero che la American Philosophical Society accolga le nostre richieste, a conferma della rilevanza internazionale che l'Università di Napoli aveva nel '700. E' questo un tratto genetico del nostro Ateneo, istituito quasi ottocento anni fa affinché costituisse un punto di riferimento non già per una città o per un regno, ma per una comunità accademica più ampia, estesa ben presto al di là delle Alpi e, nei secoli successivi, anche al di là degli oceani."   

La petizione può essere firmata da tutti, cliccando su https://www.change.org/CirilloAPS e sul link che si riceverà nella e-mail di conferma.


Redazione

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