Addio a Piero Angela divulgatore scientifico tra i più grandi di tutti i tempi

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Addio a Piero Angela tra i divulgatori scientifici più noti e più grandi di tutti i tempi. Giornalista, ha fatto della divulgazione scientifica un'impresa rivoluzionaria, trasformando la scienza in una star della Tv da prima serata.

Nato a Torino il 22 dicembre 1928, Piero Angela è stato un divulgatore a 360 gradi: oltre che in televisione, ha diffuso e difeso la conoscenza scientifica nei tanti libri che ha pubblicato nella sua lunga carriera.

Giovanissimo ha cominciato a collaborare come cronista al Giornale Radio Rai. Nel 1954, con l'arrivo della televisione, è passato al Telegiornale, per il quale è stato corrispondente dal 1955 al 1968, prima da Parigi e poi da Bruxelles. Rientrato in Italia, nel 1968 ha condotto la prima edizione del Telegiornale delle 13,30 e nel 1976 è stato il primo conduttore del TG2.

Il suo interesse per la scienza aveva intanto cominciato a concretizzarsi già dalla fine degli anni '60, con la realizzazione di documentari dedicati allo spazio e in particolare alla corsa alla Luna delle missioni Apollo. Da allora la scienza è salita all'apice dei suoi interessi professionali e, con un linguaggio semplice e comprensibile a tutti, leggero e piacevole nello stile e rigoroso nei contenuti, ha realizzato programmi che hanno fatto la storia della divulgazione con tv. Ad aprire la serie, nel 1971, è stato "Destinazione Uomo", seguito da "Da zero a tre anni", "Dove va il mondo?", "Nel buio degli anni luce", "Indagine critica sulla parapsicologia" e "Nel cosmo alla ricerca della vita". Dal 1981 è iniziata la serie più fortunata e celebre della sua carriera: "Quark", seguita nel 1995 da "Superquark". A partire dal 2000 è stato autore di "Ulisse" con il figlio Alberto, insieme al quale ha scritto molti libri.

Accanto alla sua passione per la scienza c'era quella per la musica: aveva cominciato a suonare il pianoforte da bambino e all'età di 20 anni la passione per il jazz lo aveva trasformato nel 'Peter Angela' dei jazz-club torinesi.

La scienza non è stata solo una passione: Piero Angela è sempre stato convinto della sua importanza per l'economia e la società: "si sa - diceva - che la scienza non porta voti, eppure l'unico modo per cambiare le cose è sviluppare la cultura scientifica". Con un bel po' di amarezza, poi, aggiungeva: "se riuscissimo a trasferire, anche solo in parte, nella ricerca scientifica quei criteri di selezione e di meritocrazia che applichiamo nel pallone, saremmo un Paese straordinario''.

La sua difesa del pensiero razionale lo ha portato a contrastare la parapsicologia, sia nelle trasmissioni televisive sia nei libri, sia come promotore del Cicap (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze), costituto nel 1989. Decisa anche la critica esercitata contro ogni corrente di pensiero non fondata su argomenti e prove razionali.

Al figlio Alberto e alla famiglia tutta il Rettore e la comunità federiciana esprimono la loro vicinanza. (fonte Ansa)

 


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