Il Museo Zoologico federiciano al M'ammalia 2021

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La Società Italiana Mammiferi, insieme all'Associazione Nazionale Musei Scientifici, organizza ogni anno M'ammalia, una settimana dedicata ai mammiferi in diversi musei scientifici italiani.

M'ammalia" è un insieme di eventi coordinati dall'Associazione Teriologica Italiana e organizzati da istituzioni scientifiche e culturali (musei naturalistici, orti botanici, biblioteche), aree naturali protette e associazioni, con il fine di far conoscere i mammiferi, le loro caratteristiche, gli ecosistemi di cui fanno parte e le loro problematiche di conservazione. Le iniziative di M'ammalia si tengono ogni anno tra l'ultima settimana di ottobre e la prima settimana di novembre.

Anche quest'anno il Museo Zoologico del Centro Musei di Ateneo partecipa all'iniziativa giunta alla XIII edizione, che avrà come titolo "Mammiferi nell'Antropocene".

Il tema di quest'anno è incentrato sulla condizione dei mammiferi nell'Antropocene, nome assegnato all'epoca geologica in cui viviamo attualmente e che vede le attività umane come forza dominante nel determinare i cambiamenti ambientali del nostro pianeta. Si tratta di un tema attuale e molto importante, dato che gli effetti delle nostre attività ormai condizionano pesantemente non solo gli ambienti a noi più vicini, ma anche gli habitat più remoti, come le calotte polari e le profondità degli oceani.

Il tasso di estinzione delle specie animali è oggi circa 1000 volte più alto di quello naturale. Alterazione e distruzione degli habitat, cambiamenti climatici, specie aliene, bracconaggio, commercio illegale: queste sono solo alcune delle minacce che i mammiferi si trovano a dover fronteggiare nell'Antropocene.

Al contrario, ci sono specie che hanno saputo adattarsi o sfruttare a loro vantaggio la nostra ingombrante presenza. Alcuni di questi mammiferi arricchiscono gli ambienti antropici e sono una risorsa di biodiversità da tutelare. Altre specie, invece, sono una nuova sfida per la gestione perché potenzialmente possono provocare conflitti sociali e problemi ambientali.

La sfida che abbiamo di fronte nell'era antropocenica è quindi duplice: da un lato proteggere le specie che sono messe a rischio dall'uomo, dall'altro trovare soluzioni per nuove convivenze, non sempre positive e per le quali non siamo nella maggior parte dei casi preparati. Nei contesti urbani il rapporto con gli altri animali è nuovo, e in molti casi è urgente e necessario veicolare un'informazione corretta su come rapportarsi ai mammiferi selvatici, utilizzando esperienze del passato e i risultati delle più recenti ricerche. Questo vale sia per le specie più discrete che per quelle più problematiche.

Oggi la sfida della conservazione e della gestione della fauna sia quella di informare i cittadini sulla biologia ed ecologia dei mammiferi che si adattano a un ambiente a misura umana, sulle problematiche ad esse connesse e sulle strategie più adeguate per una convivenza con la fauna, in particolare negli ambienti urbani e nelle aree altamente antropizzate del nostro Paese. Allo stesso tempo è importante sensibilizzare le persone sulle conseguenze delle attività antropiche sulle specie più sensibili, in un'ottica di mitigazione degli impatti.

In tale ambito, il 3 novembre 2021, presso il Museo di Fisica alle ore 10.30 si terrà l'interessantissima giornata "Sopravvivere accanto all'uomo" che vedrà intervenire il professore Piergiulio Cappelletti, Direttore del Centro Musei delle Scienze Naturali e Fisiche, il professore Domenico Fulgione, Coordinatore dei Corsi di Laurea in Scienze per la Natura e per l‘Ambiente e Scienze Naturali, Federico II, cui seguiranno gli interventi:"I pascolatori domestici come architetti del paesaggio nell'Antropocene", relatore Claudia Troiano, PhD Dip.to di Biologia, Federico II; "La riconquista dell'ambiente selvatico per le specie domesticate dall'uomo", relatore Simona Petrelli, PhD Dip.to di Biologia, Federico II; "L'azione dell'uomo sulle specie vulnerabili, il caso della lepre italica", relatore Maria Buglione, PhD Dip.to di Biologia, Federico II; "I grandi erbivori nelle città italiane: generalità e casi studio", relatore Emiliano Mori, Associazione Teriologica Italiana, CNR-IRET, Sesto Fiorentino.


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