"Neapolitans for NBG". Ospite Francesco Errico

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Il ciclo di seminari "Neapolitans for NBG" organizzato dal Neapolitan Brain Group (NBG), presieduta dal professore Ennio del Giudice, continua con Francesco Errico, Professore Associato in Biochimica Generale presso il Dipartimento di Agraria dell'Ateneo federiciano e Principal Investigator congiunto (Co-PI) del Laboratorio di Neuroscienze Traslazionali al Ceinge Biotecnologie Avanzate di Napoli, che presenterà un webinar dal titolo: "Amino acids in the mirror: the enigmatic role of D-aspartate metabolism in the mammalian brain". Ospite del seminario Elia Di Schiavi, Ricercatore dell'Istituto di Bioscienze e Biorisorse (IBBR) del CNR.
 
Finalità del ciclo "Neapolitans for NBG" è quello di coinvolgere come relatori ricercatori campani che lavorano nel settore delle neuroscienze in ambito locale, nazionale o internazionale.
 
Il seminario si terrà giovedì 17 giugno 2021 alle 16.30 sulla piattaforma GoToMeeting.
 
In questo seminario, il professor Errico presenterà una panoramica delle acquisizioni scientifiche sul ruolo dell'aminoacido atipico D-aspartato nel sistema nervoso centrale, accumulate negli ultimi 15 anni nel laboratorio di Neuroscienze Traslazionali. In particolare, si soffermerà sugli studi in vivo svolti in modelli animali e sulla loro traslazione all'uomo e alla clinica.
Ricerche svolte negli anni '80-90 hanno dimostrato la presenza fisiologica nei mammiferi di alcuni amminoacidi nella loro forma allosterica D, molto meno diffusa in natura rispetto alla forma L. Tra questi, D-serina e D-aspartato sono i più abbondanti nel cervello. La D-serina agisce come co-agonista dei recettori NMDA a livello delle sinapsi eccitatorie, influenzando fondamentali processi neuronali. Di conseguenza, livelli cerebrali anormali di questo D-amminoacido sono stati associati a diverse patologie neurologiche e psichiatriche. Diversamente dalla D-serina, la rilevanza biologica del D-aspartato libero nel sistema nervoso centrale dei mammiferi è rimasta per lungo tempo poco chiara. Il D-aspartato è abbondante nel cervello embrionale dei mammiferi. Tuttavia, dopo la nascita, per l'azione dell'enzima catabolico D-aspartato ossidasi (DDO), i livelli cerebrali di D-aspartato diminuiscono drasticamente, rimanendo bassi per tutta la vita adulta. Il D-aspartato stimola i recettori NMDA. Nei roditori, una breve esposizione al D-aspartato aumenta la densità delle spine dendritiche e la plasticità sinaptica, e migliora la memoria spaziale. Al contrario, livelli di D-aspartato costantemente elevati producono effetti neurotossici mediati dai recettori NMDA, determinando neuroinfiammazione precoce e morte cellulare. Queste prove evidenziano l'impatto dicotomico del D-aspartato sui processi dipendenti dai recettori NMDA e svelano un ruolo neuroprotettivo per l'enzima DDO nel prevenire gli effetti dannosi di un'eccessiva stimolazione dei recettori NMDA prodotta dal D-aspartato durante l'invecchiamento. La valutazione degli effetti funzionali del D-aspartato ha portato a spostare l'attenzione dai modelli preclinici all'uomo per valutare eventuali alterazioni nel metabolismo del D-aspartato nei disturbi cerebrali dipendenti da un'attività disfunzionale dei recettori NMDA.
 
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