Commissione Giustizia della Camera dei Deputati: audizione di Vincenzo Maiello

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La Commissione Giustizia della Camera dei Deputati si è riunita per discutere delle proposte di legge in materia di produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti. In questa sede si è svolta l'audizione del professor Vincenzo Maiello, ordinario di Diritto Penale alla Federico II, avvocato e consulente della Commissione bicamerale Antimafia per la legislatura in corso. Al centro del dibattito in sede referente vi erano due progetti di legge.

"Ho espresso perplessità" – spiega il docente – "rispetto alla proposta di un ulteriore inasprimento sanzionatorio, fondato sulla errata convinzione che aumentando le pene si ridimensioni il fenomeno criminoso". Secondo Maiello, dunque, "in questa materia dovrebbe darsi spazio a politiche pubbliche multidisciplinari e rifiutare un paradigma fondato su modelli repressivi che hanno finora fallito sul piano del ridimensionamento del fenomeno. In questo contesto al diritto penale ed al carcere andrebbe affidata la disciplina delle sole condotte di approfittamento delle situazioni di tossicodipendenza".

"Meritevole di essere condivisa, invece" – prosegue Maiello – "è l'introduzione di una causa di non punibilità per la cd. autocoltivazione, anche se, al fine di rendere più certi i confini entro cui tale causa opererebbe, sarebbe auspicabile l'introduzione di criteri idonei a orientare la valutazione del giudice sui presupposti dell'esimente. La determinatezza della fattispecie, infatti," – conclude Maiello" – deve poter operare anche sul terreno delle situazioni di non punibilità".

Per il professore dell'Ateneo federiciano – spesso invitato soprattutto per commenti ai progetti di riforma in materia di criminalità organizzata e contrasto alla corruzione – il dibattito si è svolto "in un clima d'Aula sereno e di aperto dialogo", a riprova della consapevolezza della delicatezza e della complessità degli interessi in gioco.

 


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