Il lockdown ha risincronizzato i nostri bioritmi?

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Il lockdown ha risincronizzato i nostri bioritmi? Il miglioramento del compenso glicemico nei pazienti con diabete tipo 1 suggerisce di sì, come dimostrato da uno studio recentemente pubblicato sulla rivista scientifica ufficiale della American Diabetes Association.

Il lockdown imposto dalla pandemia COVID-19 ha stravolto le abitudini di vita delle persone e reso più difficile l'accesso dei pazienti ai servizi sanitari, con possibili ricadute negative sulla gestione delle malattie cronico-degenerative, incluse il diabete.  In questo contesto, particolarmente nei pazienti affetti dal diabete tipo 1, uno strumento molto importante si è rivelata la telemedicina, cioè la possibilità di fare le visite a distanza, favorita dal fatto che molti di questi pazienti utilizzano i nuovi sistemi di monitoraggio in continuo della glicemia che consentono al diabetologo di visualizzare in remoto l'andamento giornaliero della glicemia e suggerire eventuali modifiche della terapia insulinica.

Uno studio condotto dai professori Brunella Capaldo, Giovanni Annuzzi e Lutgarda Bozzetto con altri ricercatori del gruppo della Diabetologia dell'Università Federico II, diretto dalla Prof.ssa Angela Rivellese, pubblicato in questi giorni su Diabetes Care, la più prestigiosa rivista americana sul diabete, ha dimostrato un miglioramento del compenso glicemico durante il periodo di quarantena in 207 adulti con diabete tipo 1 che utilizzavano il monitoraggio in continuo della glicemia. In particolare, i pazienti hanno trascorso più tempo con valori glicemici nell'intervallo raccomandato con riduzione delle oscillazioni glicemiche giornaliere, delle ipoglicemie e delle iperglicemie rispetto alle settimane precedenti il lockdown. Questi miglioramenti, in qualche modo inattesi, ottenuti nonostante non ci fosse una riduzione dell'introito calorico giornaliero e, come c'era da aspettarsi, non fosse aumentata l'attività fisica, sembrerebbero essere dovuti a uno stile di vita più regolare: meno pasti fuori casa e più tempo per la cura di sé e per la gestione ottimale della terapia insulinica.

Dallo studio si evince un importante insegnamento, che trascende i problemi legati all'emergenza coronavirus, per tutte le persone con diabete: il benessere psico-fisico si può raggiungere solo con un ritmo di vita meno stressante e più regolare che contempli orari dei pasti e di riposo abbastanza costanti e sufficiente tempo da dedicare a se stessi e ai propri interessi. Dopo questa drammatica esperienza, dobbiamo imparare a guardare al futuro con occhi diversi.

Brunella Capaldo, Giovanni Annuzzi, Annalisa Creanza, Clemente Giglio, Raffaele De Angelis, Roberta Lupoli, Maria Masulli, Gabriele Riccardi, Angela Albarosa Rivellese, Lutgarda Bozzetto. Blood Glucose Control During Lockdown for COVID-19: CGM Metrics in Italian Adults With Type 1 Diabetes [published online ahead of print, 2020 Jun 15]. Diabetes Care. 2020;dc201127. doi:10.2337/dc20-1127


Redazione

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