L'Unione Europea finanzia due progetti della Federico II

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Il Dipartimento di Medicina Molecolare e Biotecnologie Mediche (DMMBM) dell'Università Federico II, sotto la guida della professoressa Gerolama Condorelli, è risultato vincitore di due importanti progetti finanziati dalla comunità Europea, in risposta al bando H2020-MSCA-RISE-2019, Azioni Marie Sklodowska Curie, azioni di ricerca di base applicata rivolte alla formazione dei ricercatori attraverso la mobilità tra nazioni europee diverse e soprattutto intersettoriale, cioè tra istituzioni accademiche ed industria (RISE - Research and Innovation Staff Exchange).  

In uno dei due progetti , la Federico II è coordinatrice, e nell'altro partecipa con altri gruppi accademici ed industriali Europei.

"cONCReTE –DevelOpmeNt of Cancer RNA TherapEutics", finanziato per oltre 2 milioni di Euro, è il progetto coordinato dalla professoressa Condorelli. Il progetto riunisce esperti ricercatori nei settori dell'oncologia molecolare, dell'epigenetica, dei modelli animali, della terapia mirata e imaging, dell'economia e dell'istruzione. I partecipanti si scambieranno competenze, conoscenze e personale permettendo lo sviluppo di un approccio integrato per identificare e sviluppare nuove molecole di RNA ed ottimizzarne l'utilizzo terapeutico in particolare in ambito oncologico.

Il consorzio, coordinato da UNINA, vede la partecipazione di 16 partner europei accademici e industriali, provenienti da Austria, Germania, Spagna, Olanda, Romania e Inghilterra. Al progetto aderiscono, inoltre, l'istituto di Endocrinologia ed Oncologia Molecolare (IEOS) del CNR e la Clinica Mediterranea di Napoli. Tutte le unità sono coinvolte in un progetto multidisciplinare, dalla durata quadriennale, che mira allo sviluppo di nuove molecole terapeutiche basate su RNA per la cura del cancro. 

L'avvio del progetto Concrete, kick-off meeting, si terra sulla piattaforma zoom l'11 giugno.

Oltre a coordinare il progetto RISE – cONCReTe, la professoressa Condorelli partecipa anche ad un altro RISE, denominato "PRISAR2", incentrato sullo sviluppo della biopsia liquida nel carcinoma del colon-retto come moderna strategia per il follow up dei pazienti.


Redazione

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