Leonardo e il rinascimento nei codici napoletani

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"Leonardo e il rinascimento nei codici napoletani influenze e modelli per l'architettura e l'ingegneria Napoli" è  il titolo della mostra curata da Alfredo Buccaro, docente dell'Università di Napoli Federico II e direttore CIRICE Centro Interdipartimentale di Ricerca sull'Iconografia della Città Europea e Maria Rascaglia della Biblioteca Nazionale di Napoli che sarà inaugurata il 12 dicembre 2019 alle 10, nella Sala Rari della Biblioteca Nazionale di Napoli.

Organizzata sotto l'egida del Comitato Nazionale per le Celebrazioni del V Centenario della morte di Leonardo e dedicata alla memoria dell'illustre studioso vinciano Carlo Pedretti, la mostra vuole porre per la prima volta all'attenzione del grande pubblico le tracce della diffusione, diretta o indiretta, della lezione vinciana e rinascimentale post-vinciana nel contesto dell'architettura e dell'ingegneria del Mezzogiorno moderno, analizzate attraverso testimonianze manoscritte e a stampa sinora mai presentate al pubblico e, in molti casi, del tutto inedite.

Nella prima sezione sono esposti gli incunaboli della Biblioteca Nazionale sul tema dei trattati presenti nella biblioteca di Leonardo, che ispirarono i suoi studi; il Codice Fridericiano, apografo del XVI secolo dal Trattato della Pittura di Leonardo, acquisito nel 2016 dal Centro per le Biblioteche dell'Ateneo Federico II ed esposto in occasione della mostra sul tema del Salvator Mundi (Napoli, Museo Diocesano, 2017) curata dallo stesso Pedretti. il Codice Corazza, apografo vinciano seicentesco pubblicato per la prima volta da Alfredo Buccaro sotto la guida di Pedretti, insieme ai documenti del fondo Corazza della stessa Biblioteca; La sezione ospita inoltre il Foglietto del Belvedere dell'Archivio Pedretti; i Vari disegni di Giovanni Antonio Nigrone (BNN, Ms. XII.G.60-61, ca. 1598-1603), ossia un progetto di trattato di ingegneria meccanica e idraulica di ispirazione vinciana rimasto manoscritto, oltre a opere a stampa relative agli studi critici di argomento vinciano prodotti dagli studiosi del Mezzogiorno tra Otto e Novecento.

Nella seconda sezione sono esposti per la prima volta i grafici di architettura e urbanistica contenuti nei due album cinquecenteschi che compongono l'inedito Codice Tarsia (BNN, Mss. XII.D.1, XII.D.74), vero e proprio ‘Libro di disegni' risalente al XVI secolo (ca. 1540-98) conservato nella Biblioteca Nazionale di Napoli e un tempo appartenente a quella del principe Spinelli di Tarsia. Si tratta di rilievi di antichità e progetti di edifici in gran parte di ambito vignolesco redatti per la committenza farnesiana, oltre a disegni di città fortificate italiane ed europee di estremo interesse e bellezza, in cui è evidente l'influenza degli studi di Leonardo in materia di ingegneria militare: il Codice, oggetto di un attento studio e catalogazione digitale da parte degli studiosi del Centro CIRICE dell'Ateneo Fridericiano e della Biblioteca Nazionale, rappresenta una preziosa testimonianza della diffusione del Rinascimento di matrice toscana e romana in ambito meridionale.

Il 12 dicembre alle 10 la giornata inaugurale si aprirà con i saluti di Gaetano Manfredi, Rettore Università di Napoli Federico II, Simonetta Buttò, Direttrice Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle Biblioteche Italiane e per le Informazioni Bibliografiche, Arturo De Vivo, Prorettore della Federico II, Piero Salatino, Presidente Scuola Politecnica e delle Scienze di Base Federico II, Michelangelo Russo, Direttore DiARC Federico II,  Edoardo Cosenza, Presidente Ordine degli Ingegneri di Napoli e provincia,  Leonardo Di Mauro, Presidente Ordine degli Architetti di Napoli e provincia e Francesco Mercurio, Direttore Biblioteca Nazionale di Napoli.

Sarà possibile visitare la mostra fino al 13 marzo 2020.

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