Come alla Corte, "L'immigrazione straniera in Italia"
Prosegue il cammino di "Come alla Corte di Federico II - ovvero parlando e riparlando di scienza", il ciclo di incontri organizzato dall'Università degli Studi di Napoli Federico II, che rientra nel programma F2 Cultura. Nuovo appuntamento giovedì 11 aprile 2019, al Centro Congressi federiciano di Via Partenope, 36. Stessa sede diverso orario, Come alla Corte, infatti, anticipa eccezionalmente alle 18 l'inizio dell'evento.
La giornalista de "La Repubblica", Conchita Sannino, intervisterà Salvatore Strozza, professore di Demografia presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II, sul tema "L'immigrazione straniera in Italia. Una storia lunga quaranta anni".
"Nel tempo sono cambiate le caratteristiche degli stranieri: ai lavoratori soli si sono aggiunti i familiari, l'integrazione dei figli degli immigrati è diventata una sfida cruciale della nostra società multietnica e multiculturale.", sottolinea Strozza.
È dalla fine degli anni ‘70 che l'Italia diventa la meta per un numero significativo di migranti provenienti dai paesi meno sviluppati del mondo, che vanno ad aggiungersi a una popolazione straniera ancora contenuta e costituita soprattutto da cittadini dei paesi più sviluppati. Nelle grandi città arrivano donne capoverdiane e filippine, oltre ai profughi dal Corno d'Africa, nella Sicilia meridionale si costituisce una rilevante colonia di tunisini, nel Nordest diventa importante la presenza iugoslava, mentre sul Litorale domitio fanno la comparsa gli ambulanti e i braccianti agricoli africani.
Nei due decenni successivi l'immigrazione si intensifica e si moltiplicano le aree di origine dei migranti, ma è nel primo decennio di questo millennio che il fenomeno assume dimensioni tali da posizionare la penisola italiana, come quella iberica, tra le principali aree di attrazione del pianeta. Se all'inizio degli anni '90 i residenti stranieri sono meno di 500 mila, a cui va aggiunto un numero imprecisato ma significativo di irregolari, dieci anni dopo diventano circa un milione e mezzo, per arrivare a superare i 5 milioni (quasi 5.145.000) alla data più recente. In un quarto di secolo il numero di residenti è aumentato oltre 10 volte ed oggi gli stranieri che vivono in Italia sono circa il 10% della popolazione complessiva, se si considerano anche i non residenti, regolari e irregolari.
Quello dell'immigrazione è però un pianeta complesso e articolato: è necessario considerare le prime cinque nazionalità (Romena, Albanese, Marocchina, Cinese e Ucraina) per raggiungere la metà e ben 16 per considerare i tre quarti dei residenti. All'ampio ventaglio di cittadinanze corrispondono spesso differenti storie e strategie migratorie, caratteristiche demografiche e sociali, nonché modelli insediativi, livelli di radicamento e/o comportamenti socio-economici. Sempre più numerosi sono inoltre i discendenti degli immigrati. La maggiore dispersione scolastica, il minore successo negli studi, il frequentissimo ritardo e la concentrazione in percorsi formativi più votati all'immediato inserimento nel mercato del lavoro sono segnali evidenti dei loro problemi di inserimento a scuola. Favorire la piena inclusione scolastica dei figli degli immigrati è condizione necessaria affinché possano rimanere una risorsa per il paese e non diventino invece un problema sociale capace di mettere in discussione la tenuta di una società ormai da tempo multietnica e multiculturale", scrive Strozza.
Salvatore Strozza, professore ordinario di Demografia presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II, è stato Presidente dell'Associazione Italiana per gli Studi di Popolazione (AISP), sezione della Società Italiana di Statistica (SIS). È coordinatore del Corso di laurea in Scienze Politiche e dei Corsi di laurea magistrali in Relazioni internazionali e analisi di scenario e in International Relations. Coordina il Mater di I livello in Immigrazione e politiche pubbliche di accoglienza e integrazione, di cui è stato promotore. Dall'anno 2003 è associato nell'attività di ricerca all'Istituto di Ricerca sulla Popolazione e le Politiche Sociali (IRPPS) del CNR e dal 2015 fa parte del nucleo di esperti di Neodemos. Per il periodo 2017-2020 è nel Consiglio di Presidenza della Società Italiana di Economia Demografia e Statistica (SIEDS). Fa parte del Comitato di redazione della rivista Studi Emigrazione, è Section Editor della rivista Genus ENUS ed è componente del Comitato di Consulenza Scientifica della Collana ISMU Iniziative e Studi sulla Multietnicità della Franco Angeli. È co-autore di due libri monografici (Gli immigrati stranieri in Italia. Quanti sono, chi sono, come vivono?, 1997 e Nuovi italiani. I giovani immigrati cambieranno il nostro paese? 2009), co-curatore di numerosi volumi, nonché di tre numeri tematici di Studi Emigrazione e uno di Genus. Ha pubblicato oltre 230 articoli scientifici su riviste e in volumi collettanei sui temi delle migrazioni internazionali e dell'immigrazione straniera in Italia. Nel 2017 ha co-curato: Rapporto sulla popolazione. Le molte facce della presenza straniera in Italia, il Mulino, Bologna.
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