'Professione attore'

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Professione attore. Archivi, metodi, strumenti, è il titolo del seminario di studi curato dai docenti Francesco Cotticelli e Anna Masecchia, in programma il 4 e il 5 aprile 2019 alla Federico II.

Docenti e ricercatori si riuniranno per discutere sul problema dell'analisi e della salvaguardia del lavoro degli attori al cinema e a teatro, in un'epoca in cui più acuta è la sensibilità per il contributo creativo che gli interpreti offrono nella realizzazione dello spettacolo e nei delicati processi della drammaturgia, e ora che le nuove tecnologie garantiscono opportunità di approfondimento, catalogazione e archiviazione che aprono nuovi orizzonti ma pongono anche questioni metodologiche di non poco rilievo. Particolare attenzione sarà riservata a figure variamente emblematiche – e di indiscusso prestigio, sia per statura artistica sia per l'eclettismo delle loro carriere (Anna Magnani, Monica Vitti, Anna Moffo), ai protagonisti della scena partenopea (gli Scarpetta, Viviani), ad alcuni dei progetti e degli strumenti più accreditati per lo studio dei profili attoriali e ad artisti giovani o emergenti, chiamati a misurarsi con la costruzione di un percorso che lasci tracce delle scelte poetiche e tecniche compiute.

L'incontro ha inizio giovedì 4 aprile, alle 15, nell'Aula Pessina dell'edificio centrale dell'Università Federico II, a conclusione della mattinata dedicata al corso di Discipline della musica e dello spettacolo. Storia e teoria e alle sue prospettive professionali; al termine delle sessioni sugli archivi digitali farà seguito una conversazione con le attrici-cantanti Angela e Marianna Fontana, mentre alle 20 all'Academy Astra è prevista la proiezione a ingresso libero e gratuito del frammento Scarpetta e l'americana di E. Guazzoni, 1918 e di Un amore selvaggio con Raffaele Viviani del 1912, con accompagnamento dal vivo di Dolores Melodia e Michele Signore, che hanno elaborato, tra canzoni e musica, uno spettacolo che riporterà lo spettatore ai gloriosi anni Dieci del cinema italiano, preceduto dal film Napoli amara di Luciano Malaspina, 1968, uno splendido omaggio, sospeso tra documentario e poesia, all'arte di Raffaele Viviani. Quest'ultimo evento nasce nell'ambito della rassegna Cinema, mon amour di F2 cultura, iniziativa legata alla terza missione dell'Ateneo federiciano, organizzata e curata da Anna Masecchia, in collaborazione con Cineteca di Bologna e Arci Movie Napoli. Nell'ambito di una ricerca di ampio respiro sullo spettacolo popolare a Napoli tra fine Ottocento e primo ventennio del Novecento, l'evento vede la rinnovata collaborazione tra un gruppo di docenti e ricercatori federiciani e la Cineteca di Bologna, per riprendere e rilanciare la sezione Napoli che canta del Cinema Ritrovato 2018. Saranno presenti in sala Elena Correra, responsabile dei Fondi partenopei della Cineteca di Bologna e co-curatrice della serata, Simona Frasca – Centro Studi Canzone Napoletana e Paolo Speranza, storico del cinema.

I lavori proseguiranno venerdì 5 aprile, con sessioni antimeridiane e pomeridiane, alla Biblioteca Nazionale di Napoli, dove per l'occasione sarà allestita una mostra sui fondi attoriali conservati nella sezione Lucchesi Palli a cura di Gennaro Alifuoco, Maria Gabriella Mansi, in collaborazione con Cristina Del Fiacco, Giuliana Guarino, Patrizia Mottolese.

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