Il ritorno dei cavalli Persano al Real Sito di Carditello

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È stato firmato il protocollo di intesa tra la Fondazione Real Sito di Carditello e l'Associazione Equitazione Italiana a Carditello. Grazie a questo accordo, i cavalli della Razza Governativa di Persano, allevati dal Principe Alduino di Ventimiglia, saranno ospitati all'interno del Sito borbonico e contribuiranno a recuperarne l'antica vocazione.

Dopo l'arrivo della mandria di circa trenta esemplari, coinciso con l'appuntamento del 14 ottobre dedicato all'ippoterapia e con Cavalli e Cavalieri, terza edizione del grande evento equestre del giorno 20 ottobre, la Fondazione ha voluto che la presenza dei cavalli fosse un elemento di arricchimento dell'offerta al pubblico.

Un'azione ritenuta "indispensabile per recuperare la funzione originaria della tenuta borbonica edificata come luogo di allevamento degli esemplari equini più adatti alla caccia e al combattimento - ha dichiarato il Presidente Luigi Nicolais -Oggi il ruolo del cavallo è molto cambiato nella società ma conserva un valore inestimabile nel recupero delle conoscenze legate al nostro patrimonio immateriale. Ci auguriamo che in futuro la permanenza di esemplari equini della ‘Real Razza' possa favorire la ricerca in campo veterinario e zootecnico. Senza dimenticare la bellezza che riscopre questo luogo grazie alla presenza della mandria, uno splendore che gradualmente intendiamo restituire alla comunità".

Il protocollo di intesa ha durata di un anno, prorogabile, ed è lo strumento attraverso il quale la Fondazione intende riproporre una parte delle attività che avevano ispirato la nascita e la vita del complesso monumentale, promuovendo innovative forme di valorizzazione compatibili con le caratteristiche e la storia del Sito.

La ‘Real Razza' fu selezionata dai Borbone per affrontare le battaglie con esemplari resistenti e veloci ma anche caratterizzati da grande eleganza, forza e leggerezza, dal profilo della testa, dagli arti longilinei e robusti e dal collo inarcato.

Da anni il Principe Alduino di Ventimiglia di Monteforte, insieme all'Associazione Equitazione Italiana, si adopera affinché questa razza non si estingua e possa essere valorizzata proprio all'interno dei luoghi dove, a metà del Settecento, fu allevata dalla famiglia reale.

 


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