Mimmo Borrelli, giovane autore, regista e attore napoletano, tra i drammaturghi italiani più apprezzati da pubblico e critica, arriva all'Università di Napoli Federico II su invito di Mariano d'Amora, docente di Drammaturgia Teatrale, per condividere con gli studenti la sua idea di teatro e di scrittura.  La scorsa stagione teatrale l'ha visto riscuotere enormi consensi con l'allestimento del suo ultimo lavoro La Cupa. Il testo che determina il passaggio dalla Trinità dell'Acqua ('Nzularchia – 2003; 'A Sciaveca – 2006; La Madre: 'i figlie so' piezze 'i sfaccimma – 2010) alla Trinità della Terra. Nella precedente trilogia il flusso dell'elemento materico ruotava attorno al cardine orizzontale della maternità: dall'umidità di un'infanzia violata, rinchiusa nell'utero materno di una pioggia incessante di memorie da raccogliere nella tinozza dei ricordi da ricostruire, di 'Nzularchia; per passare all'amore impossibile violentato, inzozzato, insufflato e travolto dai fiotti ondosi del mare de la 'A Sciaveca; fino ad arrivare ad un testo che affrontasse concretamente e non per richiami di allegoria la maternità stessa, ovvero La Madre; In questa nascente seconda avventura drammaturgica, Borrelli affonda le sue peregrinanti autoanalisi, nei versi del proprio inconscio, senza intralcio di naturale consequenzialità e senza dunque poter prescindere dalla sua stessa carne e messa in compromissione, negli atti al presente della sua stessa vita, sulla paternità e le sue e le nostre paure, non così tanto nascoste.

L'appuntamento è per mercoledì 17 ottobre 2018 alle 11.15, nell'Aula A3 del Dipartimento Studi Umanistici, via Nuova Marina 33.

All'incontro, curato e moderato da Mariano d'Amora, docente di Drammaturgia Teatrale, intervengono Giancarlo Alfano, coordinatore del Corso di Laurea Magistrale in Discipline della Musica e dello Spettacolo, Ettore Massarese, docente di Discipline dello Spettacolo Teatrale e Francesco Cotticelli, docente di Storia del Teatro.