La Federico II e Prix Italia

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Una terra favolosa raccontata in nove video che ne presentano gli aspetti più classici e più originali per immortalare in un'immagine, un suono, una sensazione, vita e arte di uno dei territori più affascinanti e socialmente unici.

Percezioni, umori, bellezze spesso nascoste e poco valorizzate che la sperimentazione, l'innovazione audiovisiva potrà far risaltare anche nei particolari. Nove prospettive, nove punti di osservazione per presentare Napoli e la Campania al selezionato pubblico di broadcaster internazionali presenti alla 70° edizione del Prix Italia che quest'anno si tiene a Capri. Gli autori sono studenti della Federico II, l'università laica tra le più antiche del mondo, che grazie alla lungimiranza del suo fondatore ha puntato da sempre sui giovani, sull'alta formazione, sulle grandi competenze, su avanguardia e progresso, per tutti i suoi 793 anni di storia.

Il Prix Italia è concorso internazionale, organizzato dalla Rai,  per programmi di qualità, Radio, TV e Internet, rivolto ai broadcaster nazionali, quale occasione d'incontro e di confronto professionale sulla qualità dei programmi e anche di approfondimento dei temi legati al mondo dei media e alla attualità attraverso gruppi di lavoro internazionali e workshop aperti al pubblico. Il tema dell'edizione di quest'anno che si terrà a Capri dal 25 al 29 settembre, è "The Memory of the Future".

Nei giorni del Prix, quindi, nell'ambito dell'accordo tra Università Federico II e Rai Radiotelevisione Italiana, studenti federiciani presenteranno le loro opere e insieme ad altri colleghi parteciperanno alle attività del YLab, Young Laboratory, la piattaforma educativa del Prix Italia.

"Un'esperienza di formazione per i nostri giovani estremamente rilevante", sottolinea Gaetano Manfredi, Rettore dell'Università degli Studi di Napoli Federico II. "Una grande opportunità per i tanti ragazzi che appartengono alla comunità federiciana, che sono il nostro capitale umano - afferma il Prorettore dell'Ateneo, Arturo De Vivo - e che saranno giudicati dai maggiori esperti dei media. Le risposte sono venute non solo da studenti che frequentano corsi orientati alle arti e allo spettacolo ma anche da studenti di altre discipline, filosofia, ad esempio, che con Prix Italia hanno avuto la possibilità di esprimersi e di proporre prodotti visivi, immagini, di una Napoli non scontata e banale".

Al Prix la Federico II non pensa solo alle giovani menti. Con l'Osservatorio TuttiMedia e MediaDuemila aprirà i lavori della manifestazione targata Rai col workshop "Public Mind: la costruzione dell'opinione pubblica nell'era dell'algoritmo", il tema cui è dedicata l'edizione 2018 del Premio "Nostalgia di futuro". Progetto e tematica di base: ripartire dal giornalismo fatto dai professionisti per ricostruire l'opinione pubblica.

"Public Mind è un incontro di riflessione su un tema che è centrale nello sviluppo del comportamento sociale di oggi ma anche sulle ricadute politiche che questo determina. Guardare alla diffusione dell'informazione in presenza della rete e degli algoritmi che la gestiscono - ricorda Manfredi. Il ruolo del giornalista cambia e diventa determinante perché solo attraverso la mediazione di persone competenti si riesce a costruire un'opinione pubblica condivisa e si evita che l'emozione dei singoli e la reazione viscerale di ognuno diventi costruzione di consenso o determinazione di pubblica opinione. Una funzione estremamente importante che deve essere sviluppata e sostenuta nell'epoca della rete globale".

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Redazione

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