"L'umano al tempo del disumano"

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Il Seminario Permanente di Etica Bioetica Cittadinanza continua il suo dialogo con Stefano Rodotà, «costruttore di umanità».

Il perdurare nel nostro presente della «figura» storica delle «non-persone», nel contesto epocale del dilagante fenomeno dei «senza patria» nel mondo comune, rende imprescindibile una discussione che, in prospettiva interdisciplinare, interroghi l'impegno della scienza, del diritto, dell'etica come potenze genealogiche di antidoti all'inumano e al disumano.

L'inumano identifica la cancellazione delle condizioni che rendono possibile la vita in quanto umana, attraverso la cacciata dall'unica «specie umana», realizzata dal razzismo, e l'espulsione di uomini dal mondo condiviso, la produzione cioè di «acosmia». La realizzazione dell'inumano comporta il ricorso al disumano, nella forma della violenza praticata con ferocia programmata e metodica, e alla disumanizzazione in quanto metamorfosi dell'identità altrui.

Si tratta di temi cruciali per l'attuale riflessione etica e politica, a cui certo non è rimasto estraneo il dibattito bioetico e biogiuridico che, con la progressiva estensione del suo campo di pertinenza e la sua mondializzazione, risulta profondamente implicato nell'analisi e valutazione del nesso diritti-dignità. È un nesso che si è rivelato via via costitutivo per la continua ridefinizione di significati e sensi della libertà e dell'autodeterminazione della persona all'epoca delle tecnoscienze.

In tale prospettiva emerge come decisivo il contributo offerto da Stefano Rodotà, sul piano dell'elaborazione teorica e dell'impegno civile e politico, per la tematizzazione di quel «diritto di avere diritti», che egli ha pensato e proposto come presidio dell'umano.

A questi temi è dedicato il convegno ‘L'umano al tempo del disumano. Scienza, Etica, Diritto alla prova del XXI secolo', che si svolgerà, presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II, il 21 giugno 2018, nella sede del Museo Mineralogico (via Mezzocannone n. 8, Napoli) e il 22 giugno nell'Aula Magna di Scienze Biotecnologiche (via De Amicis n. 95, Napoli – Metro: Policlinico).

L'iniziativa, con il patrocinio morale del Rettorato dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, è promossa e organizzata dal seminario permanente Etica Bioetica Cittadinanza, attivo presso il Dipartimento di Scienze Sociali e coordinato da Emilia D'Antuono, in collaborazione con il Centro Interuniversitario di Ricerca Bioetica (CIRB), con i master dell'Università Federico II, rispettivamente in Direzione delle Strutture Sanitarie, Sociali e Socio-Assistenziali territoriali e in Management e Coordinamento dei Servizi Sanitari e Sociosanitari.

Il 21 giugno, a aprtire dalle 9.30, dopo i saluti istituzionali del Rettore Gaetano Manfredi, di Enrica Amaturo, Claudio Buccelli, Tommaso Russo, Mauro Calise ed Edoardo Massimilla, i lavori, presieduti da Lorenzo Chieffi, saranno aperti da un'introduzione di Emilia D'Antuono e dalle relazioni di Remo Bodei e Cesare Salvi, dedicate al tema «Costruttori di umanità. Per Stefano Rodotà».

La sessione pomeridiana affronterà la questione degli antidoti al disumano con una tavola rotonda, presieduta da Luigi Nicolais, che vedrà impegnati Luigi Califano, Anna Loretoni, Andrea Patroni Griffi e Guglielmo Tamburrini. Seguirà una riflessione a partire dal volume "L'umano al tempo del disumano" di Emilia D'Antuono (Roma 2017) con interventi di Franco Miano e Vittoria Franco.

I lavori proseguiranno il 22 giugno, presieduti da Gennaro Piccialli, con una lectio del Rettore dell'Università di Firenze, Luigi Dei, dopo i saluti istituzionali di Lucio Pastore, Stefano Bonatti e Franco Salvatore.

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