Premio Schaefer 2018 della Columbia University di New York

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La dottoressa Maria Concetta Miniaci, Ricercatrice di Fisiologia presso il Dipartimento di Farmacia dell'Ateneo federiciano, è stata designata vincitrice del premio Schaefer 2018 elargito dalla Columbia University di New York. Il programma Schaefer è finanziato da una generosa donazione del dottor Ludwig Schaefer e viene assegnato annualmente a quattro ricercatori, americani e internazionali, per il loro contributo al progresso scientifico nell'ambito della Fisiologia umana. Tale finanziamento permetterà alla dottoressa Miniaci di studiare l'impatto della noradrenalina, un neurotrasmettitore che svolge ruoli cruciali nella fisiologia dell'organismo, sui circuiti nervosi del cervelletto. Il progetto sarà condotto in collaborazione con i professori David Sulzer, Dalibur Sames e il Premio Nobel Eric R. Kandel.

La noradrenalina è un neuromodulatore coinvolto in un un'ampia varietà di funzioni cerebrali, quali l'attenzione, i processi decisionali e la memoria. Studi condotti dalla dottoressa Miniaci e collaboratori hanno dimostrato che la noradrenalina modula le sinapsi della corteccia cerebellare, coinvolte nell'apprendimento motorio. Utilizzando un approccio di microscopia ad altissima risoluzione, messo a punto dai professori Sulzer e Sames, il progetto si propone di valutare il rilascio di noradrenalina nel cervelletto di animali durante specifici test motori e comportamentali. L'importanza di questo studio consiste non solo nella possibilità di monitorare il rilascio di neurotrasmettitore in vivo, ma anche di stabilire direttamente il ruolo della trasmissione noradrenergica nel cervelletto durante l'elaborazione di funzioni cognitive, quali l'attenzione e l'apprendimento di sequenze motorie complesse.

Nell'anno 2004, la dottoressa Miniaci è risultata vincitrice di una borsa di studio  (oppure premio) internazionale dell'Italian Academy for Advanced Studies in America, a sostegno della sua ricerca sui meccanismi cellulari e molecolari alla base della memoria a lungo termine presso i laboratori del Premio Nobel Eric R. Kandel, Columbia University, New York.


Redazione

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