Le due Napoli di tra Petrarca e Boccaccio

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Si terrà giovedì 25 gennaio 2018, alle 15.15, nell'aula F del Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Napoli Federico II (via Porta di Massa, 1) il nuovo incontro seminariale relativo al ciclo Il canto della Sirena. Seminari napoletani di letteratura umanistica e rinascimentalecurato da Giuseppe Germano, Antonietta Iacono, Pasquale Sabbatino, Vincenzo Caputo e Gianluca del NoceLe due Napoli di tra Petrarca e Boccaccio è il titolo della relazione, tenuta da Matteo Palumbo (Università degli Studi di Napoli Federico II), che sarà incentrata sulle figure di Petrarca e Boccaccio e sui rapporti che esse intrattennero con la città partenopea.

È un'immagine ambigua quella tracciata dai due letterati trecenteschi, la quale oscilla tra la dimensione edenica e la dimensione infernale. «Tra i luoghi del Decameron – dichiara Palumbo – Napoli si presenta con un doppio volto: città infernale, abbandonata dalla legge, palcoscenico di ladri, imbroglioni, ma anche luogo della cortesia e dell'incanto. Per Boccaccio, vivificata dai ricordi della giovinezza, esiste nel Decameron, oltre che nell'Elegia e nel Filocolo, l'eco di una città costituita da paesaggi incantati, abbellita dalla magia di mondi cortesi, affollati di giochi e di galanterie. Se si prende però in considerazione il caso della famosa novella di Andreuccio da Perugia, si comprende facilmente come, entrando nelle viscere di Napoli, gli attori diventino mercanti sprovveduti e donne infide, ladri e truffatori. Colpisce, in questo senso, la stretta contiguità tra il resoconto compiuto da Petrarca in una celebre lettera e l'invenzione di Boccaccio. Le corrispondenze tra i giudizi del poeta e la scenografia allestita dal narratore sono assai strette, al punto da sembrare interdipendenti l'una all'altra. In entrambi i casi l'atmosfera della città richiama la condizione di un girone infernale, in cui le risorse individuali sono indispensabili per sopravvivere».

Simbolo di tradizione sapienziale e richiamo alle origini greche della città, il mito di Partenope, la sirena sul cui sepolcro sarebbe sorta la città di Napoli, rappresenta uno dei principali fattori identitari per i protagonisti dell'Umanesimo e del Rinascimento napoletano. Questo ciclo di seminari – ormai al suo terzo anno di vita – intende mettere in luce e valorizzare caratteri, aspetti e protagonisti della cultura umanistico-rinascimentale di ambito partenopeo e, più in generale, meridionale, avvalendosi della partecipazione di esperti e studiosi del settore.

 


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