Si pensa sempre che la poesia del Novecento è difficile, lontana dalla lingua di ogni giorno, astrusa, "ermetica". Tanti autori hanno invece scelto forme espressive dirette, attingendo alla lingua dell'uso, facendo incontrare la tradizione sublime coi contenuti della quotidianità. Ma testi di questo tipo offrono altre difficoltà ai lettori, i quali riconoscono forme, parole e cose del mondo di ogni giorno, ma organizzate in forme sorprendenti o addirittura complessi. Attraversando alcuni dei più grandi autori del Novecento italiano, studiosi di grande levatura affrontano singoli testi proponendone letture e interpretazioni.

Martedì 2 maggio 2017, alle 15,  al Real Museo Mineralogico, in via Mezzocannone 8, Giancarlo Alfano, Docente di Letteratura Italiana alla Federico II, incontra la poetessa Antonella Anedda, per l'ultimo appuntamento del ciclo ‘Sembra facile. La poesia del ‘900 che (non) si capisce' dedicato alla 'Fenomenologia della metamorfosi'.

Esordiente nel 1992, Antonella Anedda si è rapidamente conquistata uno spazio di primo rilievo nella poesia italiana. I suoi ultimi libri sono pubblicati nella celebre collana dello Specchio della Mondadori. Muovendo tra la Sardegna delle origini e il mondo contemporaneo dell'informatica e delle comunicazioni digitali, la sua poesia è una delle più acute riflessioni sulle condizioni attuali di vita, rappresentate con attenzione minuta. Poesia come prendersi-cura, come cioè attività responsabile che dà un nome alle cose e le ferma perché restino nella memoria.

L'ingresso è gratuito fino ad esaurimento posti.

‘Sembra facile' è un'iniziativa proposta dall'Ateneo Federico II nel programma di F2 cultura.