Capacity building degli Uffici di Trasferimento Tecnologico delle Università

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Nel luglio 2015 il Ministero dello Sviluppo Economico e la Direzione generale per la lotta alla contraffazione-Ufficio italiano brevetti e marchi hanno emanato un bando per aumentare il flusso di trasferimento tecnologico dalle università e dai centri di ricerca verso il sistema delle imprese.

Il bando prevedeva due linee di intervento orientate al capacity building delle strutture di trasferimento tecnologico, la prima focalizzata sulla protezione e trasferimento dei titoli di proprietà industriale, mentre la seconda sulla loro valorizzazione.

Sono stati ammessi a finanziamento 60 progetti presentati da 37 Università ed Enti pubblici di ricerca italiani, per un totale di 36 progetti sulla prima linea di intervento per un importo pari a 1.072.000 e di 24 progetti sulla seconda linea per un importo di 518.000 euro come da comunicato del Sottosegretario Vicari.

Entrambi i progetti presentati della Federico II sono stati ammessi a finanziamento e l'affidamento della gestione amministrativo-contabile di entrambi i progetti è stato attribuito al Centro Interdipartimentale di Ricerca Laboratorio di Urbanistica e di Pianificazione Territoriale "Raffaele d'Ambrosio" (L.U.P.T.) ed i poteri per la sottoscrizione degli atti sono stati attribuiti a Guglielmo Trupiano, in qualità di Direttore del Centro, mentre le funzioni di responsabile scientifico dei progetti sono state attribuite a Stefano De Falco, in qualità di Capo dell'Ufficio Trasferimento Tecnologico di Ateneo.

Il bando prevedeva un cofinanziamento al 50% da parte del MISE per la selezione di tre profili di alto livello professionale e la restante parte delle risorse economiche è stata finanziata dall'Ateneo a dimostrazione dell'interesse da parte del Rettore nelle strategie per il rafforzamento del trasferimento tecnologico.

Durante questi primi mesi di svolgimento del progetto, il volume di attività svolta è stato davvero rilevante: sono stati coinvolti i quasi 1500 dottorandi dell'Ateneo, numerosi ricercatori e docenti, nonché le imprese e gli enti contattati e le strutture omologhe di altri Atenei, in particolare gli uffici di trasferimento tecnologico degli Atenei della Campania e quelli dell'Università Mediterranea di Reggio Calabria e dell'Università di Trento; numerosi anche i risultati di ricerca negli specifici ambiti di proprietà industriale individuati a seguito di attività di scouting interna, due nel settore Aerospazio, uno nel settore Beni Culturali; 2 nel settore Edilizia Ecosostenibile, uno nel settore Salute e Biotecnologie. Inoltre l'Ateneo, nell'ambito del progetto, si è proposto quale coordinatore di un tavolo di lavoro con gli altri Atenei regionali nei confronti dell'Assessorato Regionale alla Innovazione che si è reso disponibile a collaborare per fornire servizi complementari a quelli attivati grazie al bando MISE.

Le attività svolte hanno evidenziato come l'Ateneo Federiciano disponga di una enorme energia potenziale in termini di propensione alla brevettazione che, grazie a tale bando, si sta trasformando in energia cinetica di movimento.

Il secondo anno di progetto, che si spera venga riammesso a finanziamento in virtù del raggiungimento delle soglie degli indicatori di progetto, sarà prevalentemente orientato a impiegare i risultati raggiunti nel corso del I anno, in termini di geografia della innovazione.


Redazione

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