Il Teatro Bellini festeggia 25 anni: ecco la stagione 2013/2014

Ottobre 2013 - Aprile 2014: il range di tempo è vasto e sarà anche di qualità, parola del Teatro Bellini di Napoli che per il suo venticinquesimo anno di vita presenterà un cartellone di spessore.
Grandi classici e grossi rischi verrebbe da apostrofare ma il teatro prima sotto la guida di Tato Russo ed ora con i figli Gabriele, Daniele e Roberta, intende portare avanti una scelta di qualità che si lega fortemente ai valori di passione e dedizione,punti cardini del progetto "Bellini 2013/2014".
I sostantivi non mancano per descrivere l'operato del Teatro Bellini: creatività, conoscenza, sfida, arte, valore, divertimento, passione, radici. Sulla brochure riassuntiva di questi primi 25 anni (1988-2013) del teatro si legge ciò e non si può fare a meno di rendere merito ad un tabellone 2013/2014 che è un progressivo climax d'arte e spettacolo.
Prezzi popolari per uno dei teatri più famosi di Napoli. I costi dei biglietti oscillano tra i 15 e i 9 euro. L'attenzione è rivolta soprattutto ai ragazzi (fino ai 26 anni), per i quali si è pensato ad una "Bellini giovani card" del costo di 40 euro, con cui si potrà assistere a 5 spettacoli, in qualsiasi posto disponibile.
Primo spettacolo ed è subito un omaggio ad Eduardo De Filippo, a cui, nella ricorrenza del trentennale della morte, il Bellini dedica la stagione. Ad aprirla, il 28 ottobre 2013(fino al 3 novembre ) sarà Luca De Filippo con "La grande magia", già in scena nella passata stagione al San Ferdinando.
Ritorna, dal 5 al 19 novembre, a distanza di due anni, Paolo Rossi, con "L'amore è un cane blu. La conquista dell'est".
Dal 12 al 17 novembre ampio spazio alla sperimentazione con i Mummenschanz, gruppo svizzero, che ritorna al Bellini, dopo quasi 20 anni, con "I musicisti del silenzio", messa in scena carica di emozioni, che si rifà ad un linguaggio pre-verbale, fatto di suggestioni e poesia.
Segue la prosa, con "Servo di scena", testo di Ronald Harwood per la regia di Franco Branciaroli
Dal 29 novembre all'8 dicembre, Filippo Timi presenta "Il Don Giovanni", opera che trae spunto dal classico, uno dei massimi capolavori di Mozart, ma i questa versione è rivisitata con maestria.
Segue una delle due produzioni del Bellini: "Ricorda con rabbia" di John Osborne, diretto da Luciano Melchionna, con Stefania Rocca e Daniele Russo. Dal 20 al 22 dicembre sarà la volta dell'arte del Balletto di Mosca che presenta "Lo Schiaccianoci".
Mentre il periodo natalizio, dal 25 dicembre 2013 al 12 gennaio 2014, sarà dedicato ad un evento musicale: in scena, il calore partenopeo di Nino D'angelo
Siamo arrivati al 2014; dal 14 al 19 gennaio, Sergio Rubini e Michele Placido ci condurranno nella conoscenza di un classico come "Zio Vanja" di Cechov, con la direzione di Marco Bellocchio, uno dei registi più anticonformisti della storia del cinema italiano.
Ritorna, dal 23 gennaio al 9 febbraio, per il quarto anno di fila,
"Dignità autonome di prostituzione" del già citato Luciano Melchionna.
Nella settimana di San Valentino, dal 12 al 16 febbraio 2014, per il secondo anno, è al Bellini, la poetica scenica fortemente sperimentale di Antonio Rezza con "7 - 14 – 21 - 28", in cui si intersecano diversi modalità espressive.
Dal 18 al 23 febbraio, Antonio Latella mette in scena "Il servitore di due padroni", riscrittura dell'Arlecchino di Goldoni.
Si comincia togliendo una parte del titolo per una scrittura scenica all'insegna della fantasia, che intende confrontarsi con versione "classica" dell' "Arlecchino servo di due padroni" di Strheler.
Elio De Capitani, dal 25 febbraio al 2 marzo, torna a Napoli, dopo il successo al Mercadante di "Angels in America", con un nuovo allestimento "Improvvisamente, l'estate scorsa" di Tennessee Williams.
A seguire, dal 4 al 9 marzo, sarà la volta di "Educazione siberiana", dal romanzo di Nicolai Lilin, che dopo il film di Salvatores diventa spettacolo teatrale con la riduzione di Giuseppe Miale di Mauro e dello stesso Lilin e la regia dello stesso Miale di Mauro.
Tredici repliche, dal 14 al 23 marzo, saranno invece dedicate ad uno spettacolo che ritorna dopo due stagioni e che gira da quasi 19 anni, "Slava's Snowshow", un felice connubio tra teatro visivo e clownerie.
La stagione si conclude con una produzione del Teatro Bellini, "Arancia Meccanica", un romanzo fantapolitico di Anthony Burgess del 1962. Riadattato per il grande schermo, Stanley Kubrick trasse la celeberrima versione cinematografica "Arancia meccanica" che uscì negli Usa nel 1971 e nel resto del mondo nel 1972.
Alla regia Gabriele Russo, che lavorerà su un adattamento per la scena dello stesso Burgess, caratterizzato da una materia teatrale, che si discosta non poco dalla visione cinematografica che Kubrick ha impresso nell'immaginario comune.
Accessibilità e ottime proposte: il Bellini, come ogni anno, c'è! (C.Crispino)
Per informazioni:
Teatro Bellini - via Conte di Ruvo, 14 - Napoli
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www.teatrobellini.it
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