Da Napoli a Mosca con Giambattista Vico

Trecento studenti iscritti al Certame filosofico che si svolgerà a Bacoli dall'11 al 13 aprile nel complesso borbonico del Fusaro, parteciperanno alle lezioni tenute da noti studiosi del pensiero vichiano (G. Barbuto, M. G. De Ruggiero, R. Diana, F. Lomonaco, C. Megale e Sertório de Amorim e Silva Neto), preparandosi alla lettura di un classico (l'Autobiografia) e alla relativa prova di commento che si è svolta il 22 aprile a Napoli nella sede del Dipartimento di Studi umanistici dell'Ateneo Fridericiano; la stessa che ospiterà, il 24 aprile, la manifestazione di chiusura e premiazione dei vincitori.
All'iniziativa hanno partecipato numerose scuole di Napoli (i Licei "Alberti", "Cuoco", "Fonseca", "Genovesi", "Margherita di Savoia" e "Vico") e della provincia ("Bruno" e "Tilgher"), di Agropoli ("Gatto") e di Nola ("Carducci"). Sono state coinvolte sul piano organizzativo qualificate Istituzioni di ricerca scientifica: il Consorzio interuniversitario "Civiltà del Mediterraneo", la Fondazione "P. Piovani" per gli studi vichiani di Napoli, la sezione di studi vichiani del CNR, la Società filosofica Italiana (sez. "G Vico" di Napoli). Il Certame è stato patrocinato dal CIRED e dall'Ufficio Scolastico Regione Campania.
Il "Primo Vico", il miglior saggio valutato, sarà premiato con la partecipazione del vincitore al Convegno internazionale di studi vichiani che si terrà a Mosca presso l'Accademia delle scienze nell'ultima settimana del prossimo mese di maggio.
L'iniziativa - voluta dal professore Fabrizio Lomonaco, ordinario di Storia della filosofia moderna presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II - nasce dall'esigenza di mettere in relazione due segmenti dell'istruzione pubblica italiana, i Licei e l'Università, che, per tradizione o pigra autoreferenzialità, hanno spesso vissuto o voluto vivere di luce propria. Steccati e presunti primati, eccellenze sbandierate solo a gran voce non sempre hanno saputo intercettare il bisogno di conoscenza del nostro tempo che può vedere in Vico e nella sua opera uno dei luoghi più originali di riflessione critica sull'umano agire «pratico» nel senso nobilissimo delle ragioni dei «filosofi politici» che vivono responsabilmente la loro prassi dentro la polis, per studiare le connessioni dei fatti e delle idee degli uomini.
Nell'attuale contesto "globale" che non è quello di Vico, la voce di questo filosofo che viene da lontano è sempre utile per il confronto con altre letture e interpretazioni dell'attualità filosofica. Saranno coinvolti giovani studiosi in Italia e in Russia, documentate le aggiornate prospettive di ricerca in Giappone e in Brasile, significativamente rappresentate nel Convegno moscovita del prossimo maggio, iniziativa strettamente congiunta al Certame. Suo scopo è di potenziare la rete internazionale degli studi vichiani e progettare l'istituzione a Napoli di un Laboratorio di discussione sulla storia della cultura filosofica e scientifica, politica e religiosa, giuridico-economica e artistica della Napoli di Sei- Settecento.
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