Fotosintesi 'potenziata' da un nuovo sistema ibrido

Fotosintesi 'potenziata' da un nuovo sistema ibrido

Da un nuovo sistema ibrido la fotosintesi ‘potenziata'.

Un gruppo di ricerca dell'Ipcf-Cnr ha realizzato un più efficiente apparato fotosintetico, frutto della combinazione di elementi naturali e molecole di sintesi, che può facilitare lo sfruttamento dell'energia solare. La ricerca è pubblicata su Angewandte Chemie.

Alcuni ricercatori dell'Istituto per i processi chimico-fisici del Consiglio nazionale delle ricerche (Ipcf-Cnr) di Bari hanno introdotto un nuovo approccio nel campo della conversione della luce solare in energia e sintetizzato un sistema ibrido, costituito da componenti naturali e strutture molecolari sintetiche, che potrebbe aprire nuove vie per la raccolta e lo sfruttamento dell'energia solare. Lo studio è stato pubblicato su Angewandte Chemie.

E' stato combinato il ‘cuore' dell'apparato fotosintetico di un batterio con una molecola sintetica capace di assorbire luce efficacemente, potenziando in tal modo la capacità del sistema naturale. In tutti gli organismi naturali alimentati dalla fotosintesi, l'organizzazione funzionale dell'apparato è la stessa: complessi di proteine e pigmenti catturano la luce come un'antenna e la guidano a un centro di reazione, dove l'energia è convertita in coppie di cariche opposte: un elettrone carico negativamente viene separato dalla molecola di provenienza, lasciandovi una ‘buca' carica positivamente.

Il gruppo di ricercatori baresi ha invece impiegato come antenna artificiale un assorbitore molecolare progettato ad hoc, che possiede numerosi vantaggi rispetto ai 'quantum dots'.

I ricercatori Ipcf-Cnr sono riusciti a combinare l'antenna molecolare da loro ideata con il centro di reazione del batterio rosso 'Rhodobacter sphaeroides R26'.


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