Valeria Parrella a 'I nuovi orizzonti della narrativa'

Valeria Parrella a 'I nuovi orizzonti della narrativa'

"Dove va il romanzo? Come si pone di fronte alle continue mutazioni della società dei nostri giorni? Si pensi al fenomeno della globalizzazione dell'industria culturale, alla tendenza alla multietnicità, alle economie mondiali interdipendenti e all'incubo quotidiano nelle nostre famiglie dello spread altalenante.

Il ciclo di seminari 'I nuovi orizzonti della narrativa' - dichiara Pasquale Sabbatino, curatore della manifestazione promossa dal Dipartimento di Filologia Moderna Salvatore Battaglia e dal Master di II livello in Letteratura, scrittura e critica teatrale della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università Federico II - vuole farsi carico di questi interrogativi e di tanti altri, che l'odierna situazione pone, e vuole di volta in volta discuterne con gli scrittori, per sentire la loro esperienza, il loro modo di raccontare il presente. Ecco la sfida del nostro ciclo di seminari e della moderna università: insegnare non solo il passato remoto e prossimo ma anche il presente, non solo i diversi modi di raccontare il passato ma anche i modi possibili per raccontare il presente".

La scrittrice Valeria Parrella sarà l'ospite della rassegna, che si terrà mercoledì 14 novembre 2012, alle 14, nell'aula 3 dell'Edificio Centrale dell'Ateneo Federico II, con gli interventi di Giuseppina Scognamiglio e Pasquale Sabbatino.

Valeria Parrella scrive soprattutto di donne e su donne, ma non per una scelta "sessista", semplicemente perché, come ha dichiarato in un'intervista: "Le donne sono più interessanti, si confidano, si aprono". Ci sono tutte le premesse perché anche in questo appuntamento risulti interessante e coinvolgente lo scambio di idee tra la narratrice, peraltro laureata anche lei alla Federico II, in Lettere classiche con una tesi in Glottologia, e gli attuali studenti dell'Ateneo napoletano.

Se i premi sono ancora da considerare garanzia di valore, basterebbe ricordare che, nel 2004, appena trentenne, la scrittrice Valeria Parrella vinse il "Campiello Opera Prima" con la raccolta di sei racconti intitolata mosca più balena (minimun fax). Solo due anni dopo è arrivata finalista allo "Strega" con il successivo volume di racconti, Per grazia ricevuta sempre per i tipi della minimun fax.

Da allora, tutta in ascesa la strada artistica della narratrice napoletana. Dal suo romanzo Lo spazio bianco, edito da Einaudi nel 2008, che affronta il tema della maternità, raccontato nelle sue prime, complesse fasi, nel 2009 la regista Francesca Comencini ha tratto l'omonimo film, interpretato da una bravissima e tormentata Margherita Buy: e anche al film non sono mancati riconoscimenti, partecipando al Festival del Cinema di Venezia del 2009 e l'anno dopo risultando vincitore per il miglior soggetto del Premio"Tonino Guerra" nell'ambito della prima edizione del BIF&St (Bari International Film Festival).

Per il teatro Valeria Parrella compone intanto Il verdetto, messo in scena da Mario Martone nel 2007 al Mercadante, rivisitazione in chiave contemporanea e popolar-partenopea della liaison mitologica tra Clitemnestra e Agamennone. Nel 2009 assieme a Diego De Silva e Antonio Pascale, pubblica con Einaudi Tre terzing>, che contiene tre brevi pièces dei rispettivi autori, tra cui il suo La incognita "Mah", surreale dialogo di un'improbabile cartomante televisiva con la moglie trapassata di un suo cliente. Nello stesso anno esce in contemporanea, in libreria con Bompiani e sulle scene, al Ridotto del Mercadante, la pièce Ciao maschio, interpretata da Cristina Donadio per la regia di Raffaele Di Florio, che, con un titolo che è un evidente riecheggiamento del celebre cult movie di Marco Ferreri del '78, racconta, attraverso il monologo della protagonista, il lungo, complicato, deludente rapporto di una donna ormai matura con l'altro sesso. Nel 2010 appare il secondo romanzo Ma quale amore (Rizzoli) e nel 2011 ha firmato l'oratorio drammatico Terra su musica di Luca Francesconi, con cui è stata aperta la stagione lirica del Teatro San Carlo.

Con Einaudi esce lo scorso anno il romanzo Lettera di dimissioni, un testo che, com'è stato evidenziato da Mario De Santis per "Radio Capital", pur in un impianto narrativo di tipo tradizionale "sembra dover molto all'oralità appassionata e corale di una commedia umana quale quella della tradizione letteraria napoletana". Nel 2012, sempre per Einaudi, appare Antigone, un testo teatrale nel quale rivive la tragedia di Sofocle, resa di grande attualità, ponendo gli interrogativi della nostra società, dal libero arbitrio all'eutanasia, dal suicidio consapevole al confine tra legge naturale e legge umana.

Bernardina Moriconi


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