Lo scrittore Paolo Di Paolo a 'I nuovi orizzonti della narrativa'

Lo scrittore Paolo Di Paolo a 'I nuovi orizzonti della narrativa'

Dove va la narrativa, la voglia cioè di raccontare e di raccontarsi, all'alba del nuovo millennio? E chi sono oggi gli scrittori: passione o professione li induce a tentare una strada spesso erta e impraticabile, non di rado avara di soddisfazioni e ancor meno di guadagni?
E, ancora, quale credibilità si riconosce alla figura del narratore e a quale pubblico può egli rivolgersi nell'era della comunicazione digitale e virtuale, dell'informazione immediata, e, sempre più spesso, non "mediata" attraverso interlocutori di prestigio, quali un tempo erano stimati i poeti e gli scrittori in genere?

Di tutto questo si parlerà nel ciclo di incontri che ha per titolo "I nuovi orizzonti della narrativa", a cura di Pasquale Sabbatino, organizzato dal Dipartimento di Filologia moderna dell'Università Federico II e dal Master di II livello in Letteratura, scrittura e critica teatrale: un'occasione che permetterà agli studenti di confrontarsi con alcuni significativi rappresentanti della più recente e valida produzione letteraria.

E sarà appunto Sabbatino, assieme a Giuseppina Scognamiglio e a Bernardina Moriconi, a salutare il primo ospite della rassegna, che prenderà il via il prossimo 7 novembre, nella sede centrale di corso Umberto, con lo scrittore Paolo Di Paolo, che, a partire dalle ore 14, incontrerà gli studenti dell'Ateneo napoletano per raccontare le sue poliedriche esperienze di narratore, saggista e pubblicista.

Non ancora trentenne (è nato a Roma nel 1983), Di Paolo ha esordito nella narrativa già nel 2004, successivamente ha realizzato una serie di libri-interviste con Antonio Debenedetti, Raffaele La Capria, Dacia Maraini, Andrea Camilleri, Melania Mazzucco e altri, scaturiti dalla sua convinzione , mutuata da Moravia, che fare lo scrittore sia in fondo portare avanti un dialogo: "Affinché questo dialogo cominciasse - ha spiegato lo stesso Di Paolo in una intervista di un po' di tempo fa - ho cercato non l'affanno delle lettere (perlopiù inutili) spedite ai grandi editori, ma l'allegria dell'incontro con gli scrittori". In Scusi, lei si sente italiano?, edito da Laterza nel 2010, Di Paolo, assieme a Filippo Maria Battaglia, ha affrontato il tema controverso e dibattuto dell'identità nazionale, recuperando a riguardo le opinioni di illustri scrittori e giornalisti in un arco di tempo che va dalla fine del diciannovesimo secolo ai giorni nostri.

Nel corso della sua fulminea carriera ha composto testi teatrali, tra cui Il respiro leggero dell'Abruzzo del 2001, portato in scena successivamente da Franca Valeri, Milena Vukotic, Arnaldo Ninchi, mentre una sua pièce, L'innocenza dei postini ,ha partecipato all'edizione 2010 del Napoli Teatro Festival. Collabora a programmi della Rai e alle pagine culturali del 'Sole 24 ore' e de 'L'Unità'.

Risale al 2008 il suo primo romanzo, Raccontami la notte in cui sono nato (edito da Perrone), ispirato alla reale vicenda di un giovane australiano che nel 2007 annunciò al mondo di voler mettere in vendita la propria vita su EBay; mentre lo scorso anno ha pubblicat
o con la Feltrinelli Dove eravate tutti, salutato con entusiasmo su 'La Repubblica' da Antonio Tabucchi per il quale questo libro segna l'ingresso di Paolo Di Paolo "in una narrativa impegnata e matura, anche in virtù del complesso disegno con cui è costruito, con una storia che fa da sinopia a un affresco composto di notizie di giornale, di fotografie, di lacerti di realtà politico-sociale, di mitemi attuali, di idioletti epocali, di ciò che costituisce non soltanto il sapore ma lo Zeitgeist dell'epoca nostra".

Ottime motivazioni, dunque, per prendere proprio con lui l'avvio in questo percorso sicuramente stimolante e per molti versi misterioso attraverso la più recente produzione narrativa italiana, col proposito - ha illustrato lo stesso Sabbatino, studioso che da sempre ama spaziare tra epoche e generi diversi della tradizione letteraria - di tastare il polso alla nuova generazioni degli scrittori, per capire le origini della loro scrittura e le prospettive del romanzo e, in genere, dell'antica e nobile arte del narrare.

Bernardina Moriconi

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