All'unanimità è considerato il capolavoro della letteratura cinese contemporanea. Stiamo parlando di "Sorgo Rosso" di Mo Yan. Lo scrittore cinese ha un nome che non "esiste", vuol dire in cinese "colui che non vuol parlare", ed è lo pseudonimo letterario di Guan Moye.

Lo scrittore asiatico ha vinto il premio Nobel per la letteratura 2012. Si tratta del primo scrittore di nazionalità cinese a vincere il prestigioso riconoscimento, infatti lo scrittore Gao Xingjian, che lo ottenne nel 2000, non è mai stato onorato in patria, trattandosi di scrittore dissidente in esilio in Francia, di cui è cittadino.

Il Premio Nobel per la letteratura è uno dei più importanti riconoscimenti del mondo. E' stato previsto nel testamento di Alfred Nobel del 1895 ed è stato assegnato per la prima volta nel 1901 (come gli altri premi previsti da Nobel stesso).

Il premio Nobel per la Letteratura viene assegnato dall'Accademia Svedese e viene consegnato all'autore o all'autrice dell'opera letteraria più considerevole d'ispirazione idealista.

Alla fine l'ha spuntata questo scrittore classe 1955, che ha vissuto un'infanzia ricca di privazioni, solitudine e fatica, alle quali sfuggiva grazie al potere esorcizzante della fantasia.

L'autore del già citato "Sorgo rosso" da cui è stato tratto il film omonimo di Zhang Yimou nel 1988, è stato premiato "per il suo realismo allucinatorio, che mescola racconti popolari, storia e contemporaneità".

Un autore contraddittorio Mo Yan, per certi versi anche controverso, ma assolutamente di notevole spessore culturale, devoto alla vocazione letteraria sin da quando si arruolò nell'Esercito di Liberazione Popolare.

Tra i suoi romanzi più importanti vanno annoverati anche il colossale "Grande seno, fianchi larghi", in cui riversa tutta la sua libidine letteraria nel descrivere la società cinese dagli anni Trenta a oggi, e "Supplizio del legno di sandalo". (C.Crispino)