'Neon. La materia luminosa dell'arte' al museo Macro di Roma

'Neon. La materia luminosa dell'arte' al museo Macro di Roma

Gas nobile, quasi inerte, incolore. Si chiama Neon, insostituibile e magica materia creativa del XX° secolo, ed è il protagonista assoluto della prima grande mostra internazionale dedicata al elemento chimico.

"Neon. La materia luminosa dell'arte" è questo il titolo dell'esposizione ospitata al Museo Macro di via Nizza a Roma e realizzata nell'ambito della partnership tra il MACRO ed Enel in occasione dei 50 anni dell'azienda.

Ideata da David Rosenberg e Bartolomeo Pietromarchi, co-organizzata con la maison rouge di Parigi, dove si è chiusa il 20 maggio 2012, la mostra presenta circa settanta opere di oltre cinquanta artisti, con una nuova selezione per l'edizione italiana, che hanno utilizzato il neon all'interno della propria ricerca, dagli anni Quaranta a oggi. La mostra resterà aperta fino al 4 novembre 2012.

Dopo la prima insegna al neon, utilizzata esattamente cento anni fa nel negozio di un barbiere parigino, è proprio a partire dagli anni Quaranta che in Europa e in America decine di artisti utilizzano il neon per le loro opere, indagandone le potenzialità linguistiche, materiche e concettuali, trasformando la "materia luminosa" in un elemento collettivo nella pratica artistica internazionale.

La mostra "riveste" un qualcosa di simile da un viaggio intorno al mondo e attraverso i decenni. Ritorna in voga la grande versatilità espressiva di un materiale caratterizzato dalla compresenza di una matrice industriale e artigianale.

In mostra una selezione di opere di grandi maestri del calibro di Dan Flavin, Joseph Kosuth, Maurizio Nannucci, Mario Merz, Francois Morellet e Bruce Nauman, per arrivare a Maurizio Cattelan, Tracey Emin, Alfredo Jaar e Jason Rhoades, allestite secondo un percorso tematico che restituisce le diverse prospettive dalle quali gli artisti si sono confrontati con il neon: l'analisi puramente linguistica va ad affiancarsi alla ricerca sulle potenzialità architettoniche ed urbane, così come la dimensione geometrica a quella politica e sentimentale.

Esposizione particolare, che mette ancora di più in risalto l'arte italiana, sempre più poliedrica e allo stesso tempo policroma. (C.Crispino)



Per informazioni:

www.museomacro.org


Redazione

c/o COINOR: redazionenews@unina.it |redazionesocial@unina.it

F2 Magazine – Università degli Studi di Napoli Federico II testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Napoli. Aut. n. 41 del 5/11/2019