'Nureyev. La Danza'. Mostra a Villa Lysis a Capri

'Nureyev. La Danza'. Mostra a Villa Lysis a Capri

Il corpo come strumento del comunicare: ecco cosa il "concetto" di danza porta avanti da secoli e secoli, che sia danza popolare, classica, moderna, breakdance o altro.

Se si parla di danza l'immaginario collettivo associa in maniera del tutto automatica la magia del movimento ad uno dei più grandi danzatori del XX secolo insieme a Ni'inskij e Baryšnikov: Rudolf Chametoviè Nuriev, internazionalmente noto come Rudolf Nureyev.

Nureyev ha rivoluzionato il balletto. Grazie a lui, l'uomo-ballerino è diventato altrettanto importante sul palco quanto la ballerina. La danza di Nureyev ipnotizzava gli spettatori con la propria potenza e la pura espressività.

Nato senza niente, senza cognome perché suo nonno era analfabeta, nessuno sapeva come scrivere correttamente Nuriev o Nureyev, senza luogo di nascita, senza patronimico perché suo padre aveva cambiato il suo nome Mohammed per Hammet, amò lo sfarzo e il lusso e acquistò l'isola Li Galli, non lontana da Capri, l' isola delle sirene greche metà uccello e metà donna.

Qui passò gli ultimi momenti della sua vita, trovò la sua casa, consumato dall'Aids che lo portò alla morte prematuramente all'età di 54 anni.

Fino ad ottobre prossimo, presso le sale di Villa Lysis a Capri, sarà allestita una mostra organizzata da Fondazione Chernomyrdin (Russia), Associazione Premio Gorky (Russia/Italia), Comune di Capri, interamente dedicata a Rudolf Nureyev.

La mostra è organizzata nell'ambito del programma "Dialogo tra culture". La mostra a lui dedicata, intitolata "Nureyev. La Danza", si pone l'obiettivo di trasmettere al pubblico la maestria artistica che nel tempo generò le ondate di "rudi-mania".

L'esposizione si articola in varie sezioni: "La plastica della danza", "Il cultodelcorpo", "I grandi duetti" e "Le quattro età".

Svetlana Chernomyrdina, fondatrice della Fondazione Chernomyrdin e organizzatrice della mostra ricorda che Nureyev è interessante non solo per la sua arte ma anche per il suo destino. Inserito nella lista nera dei sovietici partiti per l'estero e decisi a non tornare più in URSS, Nureyev sempre metteva in evidenza la priorità dell'arte di fronte alla politica e alle frontiere nazionali. La sua arte appartiene al patrimonio culturale di diversi paesi e supera quindi i limiti degli stati nazionali.

La mostra "Nureyev. La Danza" ha l'obiettivo di trasmettere al pubblico la grandezza artistica che generò le ondate della già citata "rudi-mania", dedicata ad un uomo che tuttora per molti rimane una fonte di ispirazione. (C.Crispino)



Per informazioni:

www.premiogorky.com


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