'Il Murale di Milwaukee' di Keith Haring alla Reggia di Caserta

Parliamo di graffitismo americano ma anche di genio e sregolatezza. Possiamo annoverare sotto questa "categoria" una personalità vivace e policroma come quella di Keith Haring. Icona Pop per antonomasia, il pittore e writer statunitense,morto prematuramente per Aids nel 1990.
È stato uno degli esponenti più singolari del graffitismo di frontiera, emergendo dalla scena artistica newyorkese durante il boom del mercato dell'arte degli anni ottanta insieme ad artisti come Jean-Michel Basquiat e Richard Hambleton.
Dagli Stati Uniti alla Reggia di Caserta ecco che il "mito" Haring risorge. Dagli Stati Uniti , infatti, arriva alla Reggia di Caserta uno dei murales più grandi al mondo. "Il Murale di Milwaukee", una delle più significative tra le opere pubbliche di Keith Haring, sarà allestito nelle splendido Salone dei Porti della Reggia di Caserta fino al 4 novembre 2012.
L'iniziativa, promossa dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici Paesaggistici Storico Artistici ed Etnoantropologici delle Province di Caserta e Benevento, organizzata e prodotta da Alef - cultural project management in collaborazione con il Patrick and Beatrice Haggerty Museum of Art, Marquette University, Milwaukee, è a cura di Wally Mason, direttore del Museo stesso.
Il "Murale di Milwaukee", realizzato da Haring a soli 25 anni, è una sorta di striscia stretta e lunga composta da 24 pannelli in legno, dipinti in bianco e nero e a colori su entrambi i lati. Su più di trenta metri per due metri e mezzo di altezza si entra a far parte del mondo visivo di Haring e dei tanti personaggi cult creati dall'artista in una breve e folgorante carriera.
L'opera è stata realizzata nel 1983 in occasione dell'apertura del nuovo Museo Haggerty nel campus universitario dell'università Marquette di Milwaukee, nel Wisconsin. Tratti distintivi dell'artista newyorkese sono visibili anche sul murale di Milwaukee: dai cani che abbaiano ("barking dogs") alle figure danzanti ispirate ai ballerini di breakdance fino alle celebre icone della sua arte: il televisore con le ali, il cane, l'uomo con la testa di serpente.
L'opera sarà visitabile fino al quattro novembre nella Sala dei Porti della Reggia di Caserta, insieme a fotografie, disegni e a un video che documentano le varie fasi di realizzazione di quest'opera monumentale. (C.Crispino)
Per informazioni:
www.reggiadicaserta.beniculturali.it
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