Ambiente, paesaggio, arte: l'assalto ai beni comuni

Ambiente, paesaggio, arte: l'assalto ai beni comuni

Abbiamo vitale bisogno di salvare il paesaggio perché esso è una parte fondamentale della memoria storica collettiva degli italiani: allo stesso modo in cui giudicheremmo terribile perdere la memoria individuale delle diverse fasi della nostra vita (e cioè le radici della nostra identità presente), così sarebbe terrificante smarrire la memoria collettiva iscritta nel paesaggio, la cui salvaguardia è una condizione essenziale per la conservazione della nostra salute fisica e mentale.

Il paesaggio italiano è una fusione di ambiente naturale, storia ed arte che non ha eguali al mondo: e tale primato sta, da secoli, alla base dell'identità italiana così come viene percepita dagli altri popoli europei.

Ma l'ambiente, il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della nazione italiani sono in grave pericolo: se tutta la «Costituzione è una polemica contro il presente» (Piero Caralamandrei), l'articolo 9 lo è in modo tutto speciale. E questo non solo perché oggi è evidente che la Repubblica, di fatto, non promuove lo sviluppo della cultura e della ricerca, e non tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico.

L'articolo 9 oggi appare polemico addirittura strutturalmente: giacché - nel senso comune, ma anche nella consapevolezza della stragrande maggioranza dei cosiddetti operatori dei ‘beni culturali' - i due commi che lo compongono sembrano non avere più nulla in comune. E invece l'orizzonte futuro è proprio questo: il paesaggio (inteso come ambiente secolarmente plasmato dalla cultura e dalla storia) va curato e governato come un essenziale bene comune, un bene che è il vero fondamento storico, civile e costituzionale sul quale poggia il nostro essere italiani.

È forse la Campania la regione simbolo del degrado di un ambiente e di un paesaggio tra i più straordinari del mondo. È forse a Napoli, che il quotidiano crollo del patrimonio storico è artistico è più percepibile.

Tomaso Montanari
Storico dell'arte - Università degli Studi di Napoli Federico Il

Ed è proprio a Napoli che Salvatore Settis, Gianantonio Stella e Tomaso Montanari parleranno - insieme e da punti di vista diversi - dell'assalto all'ambiente, al paesaggio e all'arte, i nostri beni comuni. E, sopratutto, di come fermarlo.

L'appuntamento è lunedì 19 marzo 2012, alle 18.30, nell'Aula Magna del Centro congressi federiciano, in via Partenope, 36, a Napoli.


Aula Magna - Centro Congressi Federico II - via Partenope, 36 - Napoli

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