Piccoli pazienti e cani in corsia al Policlinco Federico II

Piccoli pazienti e cani in corsia al Policlinco Federico II

L'animale come "trasmettitore di messaggi" non verbali. Questa, in una superficiale sintesi, è la Pet Therapy (in italiano zooterapia) ovvero una terapia dolce, basata sull'interazione uomo-animale.

I messaggi che arrivano da un animale sono correlati tra loro da "una rete complessa". L'uomo comprende l'animale tramite una sorta di " puzzle", cioè egli formula delle ipotesi le quali vengono continuamente modificate dalle azioni dell'animale.

La Pet Therapy è trattamento che integra, rafforza e coadiuva le tradizionali terapie e può essere impiegata su pazienti affetti da differenti patologie con obiettivi di miglioramento comportamentale, fisico, cognitivo, psicosociale e psicologico-emotivo.

La Pet therapy non è quindi una terapia a sé stante, ma una co-terapia che affianca una terapia tradizionale in corso. Lo scopo di queste co-terapie è quello di facilitare l'approccio medico e terapeutico delle varie figure mediche e riabilitative.

Specificatamente alla "dog Therapy", a Napoli si ha un chiaro esempio di come la zooterapia sia efficace e di assoluto valore: presso il Policlinico dell'Università Federico II, per due ore, un giorno alla settimana, i piccoli degenti del reparto di pediatria generale "fanno" amicizia con Abra, Orso e Nuvola, due barboncini e un meticcio.

Questi incontri sono organizzati dall'associazione di volontariato Onlus Aitaca AITACA (Associazione Italiana Terapie e Attività con Animali), composta da psicologhe, addestratori e una biologa. Amelia Stinchi è la sua la fondatrice. Specializzata nella fecondazione assistita che ad un certo punto della carriera ha deciso di portare sollievo con l'AAA (Attività Assistita da Animali).

Il progetto si chiama "Posso darti una zampa?" è nato nel mese di ottobre del 2007 da una collaborazione tra l'Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Federico II, il "Dipartimento di Pediatria Generale" della Facoltà di Medicina e Chirurgia della Federico II e l'associazione Aitaca. Il progetto è svolto da un'equipe multidisciplinare. L'obiettivo è quello di valutare l'efficacia della partecipazione di animali durante le diverse fasi di assistenza ai bambini ricoverati presso strutture ospedaliere.

L'effetto positivo delle terapie è basato essenzialmente su un notevole miglioramento delle capacità relazionali e di interazione dei piccoli pazienti e il conseguente superamento delle fobie verso l'animale. Ma più di ogni altra cosa, è il sorriso dei bambini, ad essere, seppur nella loro semplicità "hic et nunc", il risultato più importante. (C.Crispino)



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