Atomi, molecole e letteratura: il dialogo fra le due culture

Una barriera alta e spessa divide i due campi in cui, pur con confini spesso mal definiti, vengono collocate le conoscenze che l'uomo ha acquisito lungo i millenni. Da un lato si pongono le scienze del mondo naturale, dall'altro le idee che alimentano lo spirito. L'organizzazione dei due saperi ha nel tempo generato una dicotomia educativa (discipline scientifiche–discipline uma-nistiche) che segna il percorso formativo della nostra esistenza. Attribuendone la responsabilità (forse erroneamente) all'influente pensiero crociano, si è pure venuta a creare una gerarchia che colloca al vertice le discipline dello spirito, mentre con deboli argomentazioni si tenta di sostenere l'ancillarità del sapere scientifico. Incanalata in questi due divergenti canali la nostra educazione rischia di portare al "selvaggio efficiente", secondo la definizione dello storico dell'economia Carlo Maria Cipolla, o al "civile incapace".
Il grosso problema non è la divisione, che del resto diventa oggi obbligatoria a causa dell'insufficiente "memoria" del nostro "computer mentale", di cui siamo stati generosamente dotati, ma piuttosto la scarsa entità degli sforzi che si fanno per un dialogo fra le due culture, rendendo così difficile sfumarne le differenze e trovare punti di analogia, che pure esistono in gran numero. Certamente l'opera di divulgazione di buon livello è meritoria a tal fine, come lo sono gli ormai frequenti incontri su "arte e scienza" che si tengono in varie sedi.
Un elegante e pregevole momento in cui scienza ed arte (nella sua accezione più ampia) possono dialogare è costituito dall'esame di opere artistiche che si prestano ad essere osservate secondo prospettive variabili sia da un esperto di scienze esatte che da un umanista.
Durante la conferenza su atomi e molecole nella letteratura, che si terrà nell'ambito delle iniziative di"Come alla Corte di Federico", in un tentativo di armonizzazione di saperi verrà esposta una rassegna di temi letterari con sullo sfondo il mondo degli atomi e delle molecole, posto in luce dagli stessi scrittori oppure avvolto da un velo che può riuscire agevole scostare ai lettori attenti. Nobile pioniere di questo gioco possiamo considerare Wolfgang Goethe, che in uno dei suoi capolavori, Le affinità elettive, descrisse il tormentato amore fra Edoardo ed Ottilia suggerendo ai lettori, talvolta in filigrana talvolta in modo esplicito, un confronto col comportamento che le molecole mostrano verso i possibili partner di una reazione.
Concetti fondamentali della chimica o della fisica, quali la chiralità (l'esistenza di molecole immagini speculari identiche, cioè tipo mano destra o sinistra, ma dotate di proprietà diverse), la risonanza (la complessa personalità delle molecole), il principio di Heisenberg, (la difficoltà di conoscere la "vera verità") e le caratteristiche peculiari del movimento degli elettroni possono essere agevolmente individuati nelle opere di Calvino, Pirandello, Gadda, San Tommaso d'Aquino ed altri autori, rivelando così che esistono idee o concetti caratterizzati da invarianza nel passaggio dal mondo dello spirito al mondo fisico.
SYNCHIMIA spin off - Dipartimento di Chimica
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